domenica 21 novembre 2010

rei publicae constituendae

Se fossimo in un paese norale si direbbe: "abbiamo sbagliato. Ci siamo fatti governare per anni e anni da un folle. Deponiamolo e rincominciamo": Se fossimo in un paese normale la speranza sarebbe dunque quella di deporre un esecutivo sembre più imbarazzato e imbarazzante, affidarci alla costituzione, applicare la legge e con un pò di senso di responsabilità, formare un governo che ci porti presto a elezioni ma con una legge elettorale che consenta di votare i candidati. L'attuale sistema di elezione infatti consente solo di affidarsi alle segreterie di partiti (lontani dai cittadini) che decidono chi noi, come tante pecore, siamo obbligati a votare se non vogliamo disertare il diritto\dovere delle urne. Ma non siamo in un paese normale quindi è ancora tutto possibile. Per prima cosa l'attuale satrapo che occupa il trono traballante non ha interesse per il paese ma per i suoi traffici. Il detto satrapo rischia, se deposto, di veder portati a termine processi che lo eclisserebbero dalla vita politica, dovrebbe togliersi il doppio petto per infilare la piccola persona in una divisa a righe. Ma non siamo un paese normale: se finalmente si riuscisse a condannare il satrapo cosa ne sarebbe di tutte le sue aziende che danno lavoro a tante persone? Cosa succederebbe se la giuria che si trovasse a emettere la sentenza tifasse per il "club più titolato al mondo"? Per cui il satrapo farà di tutto per salvarsi, a costo di affossare ancor di più un paese già in ginocchio. Non siamo un paese normale quindi tutto è possibile.
La situazione è anche aggravata da quegli stessi cittadini che, talmente abituati a vedere il satrapo nelle sue funzioni di presidente del consiglio degli imbecilli, non riescono a immaginare che un'altra persona possa governare con gente nuova. Ci si è così asuefatti da aver perso l'interesse a lottare per nuovi candidati, nuove idee.
Se fossimo un paese normale questa sarebbe l'occasione per una svolta. Già in passato questo strano popolo ha fatto emergere personalità altissime (De Gasperi, Berlinguer, La Pira) che indipendentemente dai risultati hanno affrontato le crisi, non si sono nascosti. Per questo c'è la possibilità che proprio perchè non è un paese normale l'Italia possa scrollarsi di dosso una classe dirigente inetta e sideralmente lontana dal popolo.
Chiediamo alle istituzioni di giustificare la loro presenza su questo pianeta, o, almeno, di giustificare i loro stimpendi, con azioni coraggiose e necessarie per la difesa della libertà in un paese diviso tra chi si abitua a tutto e chi non vuole rinunciare al bene comune.
IoLiOdioINazistiDellIllinois

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