La notizia che leggevo era: “Un terribile incendio nel carcere di San Miguel di Santiago de Chile ha lasciato 81 morti e una quantità ancora non precisata di feriti”.
Mi sono andato ad informare e questo carcere che potrebbe ospitare 1000 detenuti ne detiene 1900 circa, il doppio insomma. Questo ormai è normale in tutto il mondo, ma ora vi racconto com’è andata quel giorno durante l’incendio.
Alle 5.47 parte la chiamata, fatta da un detenuto, dal suo cellulare di contrabbando acquistato dentro il carcere stesso, ai pompieri. Nessuna delle guardie del carcere “aveva pensato” di telefonare per dare l’allarme. Alle 5.57 i pompieri erano là, ma nessuno li ha lasciati entrare fino alle 6.30, la polizia si è giustificata dicendo che prima del loro intervento dovevano fare il censimento dei detenuti. La notizia dell’incendio da quell’ora si sparge per tutta la città e centinaia di famigliare dei detenuti si accalcano davanti all’ingresso per sapere come stanno i loro cari. La polizia così agisce: con un megafono iniziano a dare il nome di 20 detenuti del blocco torre 5 - quarto piano, dicendo che erano vivi, poi silenzio per almeno un’ora (quel blocco contiene 300 prigionieri, dei 280 restanti nessuno ha saputo niente per un’ora). Dopo questo lasso di tempo hanno iniziato a chiamare, sempre con il megafono i famigliari di alcuni detenuti per dire loro che erano salvi fino a che non hanno deciso che questo metodo di chiamare con il megafono era contro le leggi della privacy e hanno iniziato a chiamare singolarmente famigliare per famigliare nei loro uffici, aumentando di varie ore l’attesa della gente li venuta. Un dettaglio maggiore va dato, il blocco torre 5 - quarto piano, quello bruciato, ha, per 300 detenuti, 2 lavandini, 3 wc e 2 docce.
Tutti hanno condannato Guantanamo, giustamente, come il carcere degli orrori, un luogo dove l’uomo veniva rinchiuso in piccole gabbie come un cane, l’uomo trattato peggio degli animali. Chi si è interessato delle altre carceri in giro per il mondo? Nessuno. ma nulla è diverso da Guantanamo, la dignità dell’uomo è sempre calpestata dall’altro uomo. Siamo troppo interessati al nostro godimento e al nostro sadismo per avere interesse su altro.
octavio
Nessun commento:
Posta un commento