Oggi nella credenza cristiana nasce Gesù come dice il Vangelo “un salvatore”. Non voglio fare il catechista, ma la rimembranza di lui che nasce piuttosto che di noi che mangiamo intorno a un tavolo (come ora è divenuto il Natale) almeno oggi dovevo farla. Io, senza blasfemia alcuna, voglio immaginarmi un Gesù oggi. Anzitutto mi immagino un Giuseppe che parte con il suo asino e sopra di esso la sua amata e che si trova a dover fare la file al checkpoint di entrata e uscita per Gerusalemme e poi in quello di entrata e uscita di Betlemme, lo immagino che cerca una grotta, ma ormai sono tutte state fatte esplodere sai soldati. Immagino poi Gesù che cresce e inizia a radunare intorno a sé centinaia di persone, mi immagino anche le camionette della polizia che con le loro armi soniche (emananti fastidiose frequenze che producono convulsioni e nausee terribili fino alle emorragie) disperdono le folle impedendo a Gesù di incontrare le persone.
Forse è una storia già raccontata, forse non porto novità in quello che dico. Mentre oggi scarteremo i regali, mentre oggi andremo a casa di parenti spero che almeno uno che legga questo post pensi anche al mondo palestinese e alle sue sofferenze. Si ricordi che il mondo va migliorato e lo si può fare solo con il perdono e l’umiltà.
michael
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