sabato 18 dicembre 2010

"ma con dar volta suo dolore scherma"

"Manifestar significar per verba non si poria
ma per urli sì
e anche per stiscioni: o canzoni..."

In questi giorni la citazione di Pasolini è spesso rimbalzata sul web ma è sempre appropriata. Soprattutto davanti a un governo così sordo da essere deriso in tutta Europa. Testimoni, oculari, giornalisti esteri attribuiscono gli scontri di Roma a gruppi esterni al corteo, corpi morti in un contesto vivo. Ombre sotto la nube fosca di chi "governando" corrompe, distrugge e violenta.
Bello il dialogo su Repubblica tra Saviano e i suoi lettori, forti le accuse su tanti siti e blog (es. vivoaltrove.it) che denuncino l'impossibilità della situazione italiana, azioni di un'Italia viva nelle mani di ipocriti che si mostrano ricoperti d'oro per tentare di obliare il lezzo del letame che si portano dentro. Un paese che vuole cambiare c'è, un popolo che non sopporta più il potere imperante di chi controlla o controllerà a brevissimo informazione, comunicazioni, mercato del lavoro, istruzione, sanità, tempo "libero", infrastrutture, energia, magistratura, esercito e polizia.
Un popolo che non sopporta l'inettitudine di un'opposizione sempre disunita anche davanti all'emergenza dittatoriale, un poplo che merita di meglio.
IoLiOdioINazistiDellIllinois

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