Se si dice pena di morte subito si pensa agli Stati più barbari quindi si fa il nome di Cina e Medio Oriente (un generico Medio Oriente perché là sono tutti cattivi), poi si pensa agli Stati Uniti e ci si ricorda che in qualche stato anche lì c’è, è chiaro che non si penserebbe mai all’Europa. La nostra terra, quella dell’Euro e dell’Unione, così unita che accetta la Romania ma vorrebbe vedere morti i rom, così unita da non far sapere alla stragrande maggioranza della gente che in Bielorussia la pena di morte c’è. Sono poche le condanne, sono pochi i morti, nel 2004 si sono di molto modificate le pene per cui si rischia di essere uccisi, ma c’è, nel 2008 1 morto per condanna a morte c’è stato, e se ne contano più di 400 dal 1991 cioè da quando è diventata indipendente. Non ci sono comunque dati certi perché tutto ciò che sa di pena di morte viene lasciato nel segreto: i prigionieri e i famigliari non vengono avvisati sulla data dell’esecuzione, il corpo del condannato non viene restituito alla famiglia né viene detto il luogo di sepoltura. Una vera e propria barbarie organizzata considerando il fatto che nelle carcere bielorusse le testimonianze e/o confessioni vengono raccolte sotto tortura, quanto veritieri possano essere lo potete immaginare da soli. Sempre nel 2004 la Corte Costituzionale dichiarava la pena di morte contro la Costituzione e chiedeva a Parlamento o Presidente di abolirla dando vita a una grande macchina burocratica che avrebbe informato tutta la popolazione e i detenuti sui validi motivi dell’abolizione e sui passi avanti del processo di eliminazione del reato più grave del quale uno Stato si può macchiare: uccidere un’altra persona, un suo cittadino. Da allora sino ad oggi nessun Presidente e nessun Parlamento si è mosso in maniera positiva su questo punto, qualche giorno fa il premier Alexander Lukashenko si è detto disponibile per l’eleminazione della pena capitale: "Da un punto di vista criminologico ci sono tutte le premesse per non applicarla". Il problema qual è? Che il popolo, il suo popolo, si oppone a questa decisione. Il popolo bielorusso in toto vuole che si continui il massacro di persone, un massacro controllato tra le mura delle prigioni. Quale messaggio ci arriva da tutto ciò? Che l’essere umano è stato così manipolato dalla mentalità comune che ha sviluppato un egotismo assurdo e indiscriminato, un egoismo atroce che porta a vedere nell’altro uomo un nemico o un oggetto, del quale ce ne si può tranquillamente sbarazzare.
aleksej
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