Il problema è che ora iniziano a fargli terra bruciata intorno, cercano di dare voce al popolo senza voce anche i Governi che non c’entrano molto con la politica del Medio Oriente. Dopo il Brasile e l’Uruguay, ieri l’Argentina, tramite lettera del presidente indirizzata ad Abbas, ha riconosciuto la Palestina come stato autonomo e gli ha riconosciuto i confini del 1967, cioè del prima Guerra dei 6 giorni. Una guerra che il 90% della popolazione mondiale neanche sa cosa sia e che può essere riassunta (guardate i libri di storia se dico balle) come la guerra di conquista che Israele condusse per ampliare i territori di Eretz Israel. È vero che l’hanno riconosciuta tre Stati che nello scacchiere mondiale non hanno certo il ruolo di re o regina, ma piuttosto di alfieri, ma almeno, qualcuno ha incominciato. Questo si sa fa incazzare Israele che vorrebbe tutti dalla sua parte e tutti uniti nel definire i palestinesi dei terroristi. Il capo della Gestapo israeliana, Lieberman, entra subito nel vivo della questione e dichiara davanti a popolo straniero, sloveno per l’esattezza, che: "Dopo 10 mesi di moratoria sugli insediamenti siamo ancora ad un punto morto... Non vedo alcuna ragione per estendere ora questa moratoria", questo "Dimostra la loro intenzione di portare i negoziati ad una fase di stallo".
Io ormai ho perso la voglia di ripetere che la moratoria è giusta e obbligatoria se davvero si vogliono fare dei dialoghi di Pace,c hi è lo scemo che accetterebbe di fare pace con uno che continua a portargli via terra e case e riduce sempre di più il territorio in cui vivere? E non è finita qui, la scorsa settimana Israele ha predisposto la costruzione di 625 nuove abitazioni ai confini con Gerusalemme est. Abbiate il coraggio di dirmelo, chi è che porta i dialoghi di pace a una fase di stallo? Palestina o Israele?
michael
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