giovedì 19 novembre 2009

Il processo (1° parte)

Torniamo indietro fino al secondo millennio a.C., in quei tempi nacque la struttura catastale indiana, struttura che continua a esistere pur essendo già il 2009 d. C.
La struttura così si compone brahmani (sacerdoti), kshatrya (guerrieri), vaishya (mercanti e artigiani) e shudra (servi), cui si aggiungevano i "fuori casta", genericamente indicati come paria o intoccabili, esclusi dal novero castale per la spregevolezza dell'occupazione. I Dalit, gruppo etnico indiano fanno parte di quest’ultima.
Riporto qui sotto parte dei Testi Approvati dal Parlamento Europeo nel gennaio 2007.

Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione dei diritti umani dei Dalit in India

A. visto che l'India è la maggiore democrazia funzionante nel mondo, in cui ciascun cittadino è uguale davanti alle urne elettorali, e che precedentemente il presidente e il Capo dello Stato indiano erano Dalit e che Dalit sono stati ministri; visto che esistono scuole di pensiero indù che respingono la discriminazione di casta e l'esclusione come aberrazione della loro fede,
B. visto che i Dalit e gruppi simili esistono anche in Nepal, Pakistan e Bangladesh,
C. considerando che la commissione nazionale indiana per i diritti umani ha riferito che l'attuazione della legge sulle caste e tribù intoccabili (prevenzione delle atrocità) resta insoddisfacente e ha pubblicato numerose raccomandazioni intese ad affrontare il problema,
D. considerando che, nonostante il fatto che si commettano contro Dalit ventisette atrocità giornaliere ufficialmente denunciate, la polizia frequentemente impedisce ai Dalit di entrare nelle stazioni di polizia, respinge le denunce dei Dalit e ricorre regolarmente e impunemente alla pratica della tortura contro i Dalit,
E. considerando che, nonostante molti Dalit non denuncino crimini per paura di rappresaglie da parte delle caste dominanti, le statistiche ufficiali di polizia relative agli ultimi 5 anni mostrano che ogni settimana 13 Dalit sono assassinati, 5 case o proprietà di Dalit vengono bruciate, 6 Dalit sono rapiti o catturati, ogni giorno 3 donne Dalit sono violentate, 11 Dalit sono percossi e viene commesso un crimine contro Dalit ogni 18 minuti(2) ,
F. considerando che uno studio recente sulla intoccabilità nell'India rurale(3) , che prende in esame 565 villaggi in 11 Stati, ha rilevato che operatori sanitari pubblici hanno rifiutato di visitare case Dalit nel 33% dei villaggi, e nel 27,6% dei villaggi non è stato permesso ai Dalit di entrare in stazioni di polizia, che bambini Dalit hanno dovuto, nel 37,8% delle scuole governative, mangiare separatamente dagli altri, che i Dalit non ricevono la posta a casa nel 23,5% dei villaggi e che nel 48,4% dei villaggi non hanno avuto accesso a fonti di acqua, a causa delle pratiche di segregazione e di intoccabilità,
G. considerando che la metà dei bambini Dalit in India sono denutriti, che il 21% è "seriamente sottopeso", e che il 12% non arriva ai 5 anni di vita(4) ,
H. considerando che nelle scuole la condizione di intoccabile ha contribuito a livelli di esclusione e analfabetismo per i bambini Dalit molto superiori a quelli relativi alla popolazione in generale, con il 'gap di analfabetismo' tra Dalit e non Dalit quasi immutato dai tempi dell'indipendenza indiana e che i livelli di alfabetizzazione tra le donne Dalit restano bassi a circa il 37,8%, nell'India rurale(5) ,
I. considerando che le donne Dalit, insieme alle donne "tribali", sono tra le più povere dei poveri in India, sono vittime di doppia discriminazione in base alla casta e al genere in tutti i settori della vita, sono soggette a grosse violazioni dell'integrità fisica, compreso l'impune abuso sessuale da parte delle caste dominanti, sono escluse socialmente e sfruttate economicamente,
J. considerando che la commissione nazionale per gli intoccabili ha rilevato nel Piano speciale del governo destinato alle caste intoccabili una notevole insufficienza di ripartizione e di spesa nei crediti destinati all'assistenza e allo sviluppo dei Dalit,
K.considerando che i Dalit sono soggetti a lavoro obbligatorio e forzato e discriminati in molti mercati, compreso quello del lavoro, della casa, del consumo, del capitale e nei mercati del credito; ricevono salari inferiori e sono soggetti a orario di lavoro più oneroso, a ritardi nei pagamenti dei salari e ad abusi verbali e fisici;
momò

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