lunedì 16 novembre 2009

scarti (dis)umani


Il primo caso che fece più clamore in tutto il mondo fu il Giappone la guerra finì dopo i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki ma gli effetti si ebbero anche molto tempo dopo con la nascita di centinaia di bambini deformi.
L'uranio impoverito è un materiale di scarto ottenuto dalla raffinazione dell'uranio naturale sia nei reattori nucleari che nelle bombe atomiche. Il materiale di partenza che viene usato sia dall'industria civile che da quella militare è l'uranio U-235. Poiché questo isotopo è scarso in natura deve essere arricchito artificialmente. Il processo industriale che serve ad ottenere uranio arricchito produce una grande quantità di materiale di scarto, l'uranio impoverito appunto. La produzione di uranio arricchito effettuata per le bombe atomiche e per le centrali nucleari, ha creato una vasta riserva di uranio "impoverito" o depleto, scoria radioattiva che viene considerata risorsa per l'uso che se ne fa nelle armi. Il quantitativo totale ammonterebbe ad almeno 6 milioni di tonnellate, pari a un chilo per ogni abitante del pianeta, così distribuito:
- 318.000 tonnellate in Europa (288.000 Cogema, Francia - 30.000 BNFL, UK) URENCO
- 700.000 tonnellate negli USA (USEC, STARMET, MSC, LOCKHEED, PRIMEX, BNFL etc.)
- 5.000.000 di tonnellate nell'ex-Unione Sovietica (Chepetsky Mechanical Plant)
- 450.000 tonnellate in Canada (Cameco).
L’utilizzo di uranio impoverito ha segnato nella storia molte guerre e ha portato conseguenze disastrose sia umane che ambientali: Vietnam, Kosovo, Cecenia fino ai giorni nostri.
Iraq e Afghanistan già da tempo subiscono questo “effetto collaterale” di guerre preventive l’ultima notizia arriva dalla Palestina. L’annuncio da parte del Ministero della Sanità, sotto l’autorità del governo eletto di Hamas, ha seminato il terrore da qualche tempo a Gaza. Infatti, undici mesi dopo la guerra lanciata dal governo israeliano contro la popolazione – le donne palestinesi che vivono nelle aree colpite dai bombardamenti stanno dando alla luce bambini malformi.
momò

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