mercoledì 14 dicembre 2011

Vogliamo la verità, ma sarà dura da ottenere

Vi dovrei salutare, per sempre. Se abitassi in Russia e scrivessi questo post in cui parlerò male di Putin, in cui dirò l’assurdità del suo poter fasullo e mafioso, sarei licenziato e sarei incarcerato. Questa è la fine che hanno fatto molti giornalisti in questi giorni di fuoco per il Cremlino. La popolazione tutta è insorta, non accetta che il mostro che ha lasciato morire di fame e di freddo il suo popolo, che ha mandato a morte milioni di persone, se ci concentriamo “solo” suelle guerra di Georgia e Cecenia, torni a essere il loro leader. Anche il popolo è stato incarcerato e l’esercito ora fa bella mostra di sé, in tutto il suo potere armato, per “disperdere” la folla, meglio., per uccidere la folla.
Il presidente Medvedev ora deve obbligatoriamente inventarsi qualcosa per dare, almeno internazionalmente, l’idea che la politica e la giustizia stanno facendo il loro corso e prenderanno decisioni serie nel caso in cui venisse dimostrato che effettivi brogli elettorali sono avvenuti.
Ci sono però già testimonianze verificate, e verificabili anche solo con l’uso dell’intelletto, di “incongruenze”: nei seggi in cui erano presenti i “controllori” Russia Unita si stabiliva al 20% circa, in quelli in cui non erano presenti, circa al 70%. Difficile credere che i seggi senza controllori erano anche i seggi in cui i sostenitori di Putin votavano…
Affidare dunque alla Commissione Elettorale il compito di capire se le votazioni sono da annullare o meno, come intende fare Medvedev, è assurdo. Coloro che hanno decretato il vincitore ora dovrebbero togliergli la corona? Coloro che sono stati pagati dal vincitore ora dovrebbero restituire il malloppo? Coloro che lavorano per lo Stato ora dovrebbero eliminare chi li ha sempre protetti?
Il popolo però non è stupido, questo lo ha già capito. 24 dicembre, nuova manifestazione in organizzazione, che le danze abbiano inizio, che il popolo alzi la voce.
aleksej

Nessun commento:

Posta un commento