martedì 26 ottobre 2010

Anche la Costituzione condanna


Il governo militarizzato e golpista dell’Honduras pretende di modificare la Costituzione, pretende di cambiare le carte in tavola e mettere fine a un articolo, il numero 5, che così recita: “ARTICULO 5.- El gobierno debe sustentarse en el principio de la democracia participativa del cual se deriva la integración nacional, que implica participación de todos los sectores políticos en la administración pública a fin de asegurar y fortalecer el progreso de Honduras basado en la estabilidad política y en la conciliación nacional”.
Lo fa dicendo che vuole migliorare il concetto di plebiscito e di referendum e quindi per dare più potere al popolo ma lo fa dicendo anche che la modifica prevedrà la rieleggibilità del Presidente all’infinito. Stanno cercando, in poche parole, di mettere mano alla Carta Costituzionale, l’origine di ogni stato democratico, per rendere legale la dittatura che già hanno creato.
Proprio quella Carta Costituzionale, scritta nella seconda metà del 1880, mette in guardia la popolazione honduregna con queste parole: “ARTICULO 3.- Nadie debe obediencia a un gobierno usurpador ni a quienes asuman funciones o empleos públicos por la fuerza de las armas o usando medios o procedimientos que quebranten o desconozcan lo que esta Constitución y las leyes establecen. Los actos verificados por tales autoridades son nulos. el pueblo tiene derecho a recurrir a la insurrección en defensa del orden constitucional”.
Quando si cerca di uccidere la volontà di sviluppo e di pace si fa una dittatura e si ammazza tutti coloro che sono scomodi, quando si vuole porre fine a una popolazione la si rinchiude sotto un vetro infrangibile e la si fa soffocare. La Costituzione ha già dichiarato da sola, senza grandi interpretazioni, il governo Micheletti/Lobo come illegale e non degno di rispetto, è anch’essa un soggetto scomodo, ecco perché cercano di modificarla.
octavio

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