martedì 19 ottobre 2010

Siempre a la huelga

….. “Si sa che il mondo dell’educazione è un mondo molto importante per il governo perché è ai giovani che si indica un cammino e a loro si può fare il “lavaggio del cervello” o “aprire gli occhi” (esempio chiave è l’Italia dove ci stanno facendo diventare tutti ignoranti per poterci dittatorialmente governare meglio). Proprio dei professori devi avere piena fiducia, soprattutto se sei un golpista che ha ucciso centinaia di persone e vuole ucciderne altre per mantenere il suo potere. Il nuovo Honduras allora cosa fa? Inizia a licenziare senza preavviso e senza motivo i professori “scomodi” e se proprio rompono troppo i coglioni li ammazza definitivamente; ciò che vi dico non esce dai giornali ma dalla mia esperienza personale, amici morti e amici che forse perderanno il lavoro. Sapere che l’Honduras è il secondo paese latinoamericano più povero, secondo solo ad Haiti, e avvicinare a ciò la possibilità di perdere il posto di lavoro vi fa capire che è la paura e la disperazione più grande che un uomo possa provare, soprattutto se ha dei figli da mantenere”….
Questo scrivevo molto tempo fa, ve lo riporto per ribadire il problema che continua in Honduras ma anche perché allora dicevo le notizie non escono dai giornali e oggi invece una notizia arriva.

“El Gobierno reiteró que el paro unilateral de los maestros de educación media que hoy cumple 48 horas no tiene justificación, pues asegura que sólo en lo que va del año se han erogado más de 11,500 millones de lempiras para cumplir con los compromisos salariales.

El ministro de Educación, Alejandro Ventura, leyó un comunicado en el que señala que han cumplido puntualmente con los pagos de las planillas ordinarias a 61,000 maestros”.

Penso che anche oggi l’Italia possa capire meglio ciò che sta succedendo in Honduras, l’educazione ormai è distrutta ovunque. Intanto è necessario sottolineare il fatto che il Ministro dica un numero preciso di professori pagati significa che non tutti sono stati pagati, ma più che altro c’è da dire che lo sciopero, la protesta, e il continuo sabotaggio è d’obbligo nei confronti di un governo assassino come quello di Lobo.
octavio

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