giovedì 21 ottobre 2010

Lost in his Bush

“Dieci giorni dopo la fine della mia presidenza mi sono ritrovato là con una busta di plastica, a raccogliere escrementi. Una cosa che avevo potuto evitare per otto anni. Mi manca essere viziato, mi manca l'Air Force One, mi manca essere il comandante in capo di un esercito straordinario”. Questa non è la dichiarazione di un nobile snob che ha perso tutto e vuole raccontare come stava bene nei tempi d’oro, questa è la dichiarazione che ha fatto qualche giorno fa George W. Bush. Farebbe schifo anche se fosse detta da una persona meno importante di lui, ma detta da lui è ancora peggio. Fa schifo in primo luogo perché scredita e offende tutti quegli esseri umani che sono costretti a raccogliere gli escrementi o che addirittura non hanno i soldi per mangiare o per vestirsi. In secondo luogo fa schifo perché che un presidente dica “Mi manca essere viziato” dimostra come la politica non sia più il “mestiere” fatto a favore del popolo, ma solo un coccolare il fortunato di turno che se ne fotte del motivo per cui è lì ma solo pensa ai benefici che ha ottenuto. In terzo luogo fa schifo perché essere fieri, ancora, di aver mandato a morire i propri militari in una guerra fondata solo sugli interessi individuali e condannare a morte tutti i civili che sono morti a causa di essa, oltre a essere scioccante dimostra ciò che buona parte del mondo diceva, e cioè Bush Boia. In quarto luogo fa schifo perché questa dichiarazione arriva dopo che lui aveva spalleggiato l’idea, messa poi in atto, di finanziare le banche nel momento di massima crisi; questo finanziamento è assurdo e inutile, aiutare chi è un ladro legalizzato (le banche) è come dire :“voi popolo, che già soffrite andate pure a morire altrove che mi date solo fastidio”. In quinto, e ultimo luogo, fa schifo perché questa dichiarazione arriva mentre Bush presenta il suo libro che uscira a novembre e lo commenta dicendo: "Sarà uno shock per coloro che in questo paese pensavano che non ero in grado di leggere un libro, e ancora meno di scriverlo". Noi tutti sappiamo che George non è in grado né di leggere, né di scrivere, né di far di conto, ma il problema è che lui si sente un genio.
octavio

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