lunedì 18 ottobre 2010

Bisticci di Pace

Non ve ne avevo parlato perché la proposta di Netanyahu era talmente assurda da non meritare nemmeno un commento. Siamo tutti in attesa di uno sviluppo, un segno che ci permetta di dire: “sì, adesso forse la pace la si può intravedere” e invece Bibi fa il bimbo capriccioso e dice: “Se la leadership palestinese riconoscerà di fronte al suo popolo che Israele è la patria degli ebrei chiederò al mio governo di rinnovare il congelamento dei nuovi cantieri”.
Questa è la proposta, mentre che a Gerusalemme est si susseguono scontri, arresti e feriti e le costruzioni non cessano né diminuiscono. Data la stupidità della proposta non c’era bisogno che si commentasse, il tempo è utile e non si deve sprecare per le idiozie.
Dato che però Abbas ha risposto e lo ha fatto con grande intelligenza voglio dare spazio a lui per metterne a conoscenza voi.
“Il congelamento degli insediamenti viene proposto da diversi paesi incluso gli Stati Uniti, il mondo intero lo dice, perché allora non lo posso dire io? Anche il presidente George W Bush aveva iniziato i negoziati solo dopo che il governo Olmert aveva promesso di congelare gli insediamenti, cosa che non è stata poi attuata in seguito. Benjamin Netanyahu ha detto invece che lui si rifiuta di congelare gli insediamenti perché teme la sorte del suo governo.
La richiesta che fa Israele e cioè che noi riconosciamo Israele come Stato del popolo ebraico è già inserita nel quadro dei primi accordi firmati. Noi riconosciamo Israele, è lo stato del popolo ebraico, siete liberi di farlo, ma questo non ci è stato chiesto né dall’Egitto, né dalla Giordania né da nessun altro Stato”.
Da un lato (Israele) la politica del profitto, dall’altro (Palestina) spesso troppa intransigenza ma almeno un ragionamento.
michael

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