mercoledì 6 ottobre 2010

Cristiani al potere

So di essere ardito ad accostare due personalità come il Papa e il politico olandese Geert Wilders ma pian piano capirete il perché. Il Papa lo “uso” per una sua dichiarazione in cui chiedeva una “"ferma e concreta, a livello nazionale e internazionale, per prevenire ed eliminare ogni forma di discriminazione e di intolleranza". Geert Wilders invece lo “uso” per l’accusa per la quale si deve difendere davanti al tribunale olandese di incitamento all’odio e discriminazione contro i musulmani.
Due personalità al limite e che, date le premesse da me portate non dovrebbero avere nulla a che fare l’una con l’altra, ma si sa il demonio (lo uso solo perché c’è di mezzo il Papa) mette sempre il suo zampino e si impegna di unire ciò che non dovrebbe nemmeno incontrarsi. I deputati cristiano-democratici olandesi hanno infatti raggiunto un accordo di coalizione con i liberali, che hanno al loro interno anche la forza del partito anti islamico. È vero che nelle dichiarazioni antecedenti la decisione i cristiani avevano dichiarato di avere qualche riserva sull’accordo da raggiungere proprio per la presenza del Partito della Libertà nella coalizione (Strano vedere che il nome rappresenta un partito italiano molto vicino alle idee di Wilders), ma ciò che conta è ciò che poi hanno deciso.
Questo avvenimento non è da tenere in poca considerazione, che il mondo cristiano o che dovrebbe rappresentare il cristianesimo in politica si allei con ciò che di più aberrante esiste sulla faccia della terra, di ciò che più va contro le parole del Papa, e maggiormente esprime l’ondata d’odio che l’Europa sta maturando sempre più verso il diverso, è molto preoccupante. Il potere sta intaccando anche le religioni; forse conviene dire: chi si dice rappresentante politico di una fede usa questa etichetta solo per arrivare alla comoda poltrona.
octavio

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