mercoledì 13 luglio 2011

Fast and Furious Mexico Drift

Qualche giorno fa ho scritto un post sul narcotraffico messicano che si concludeva con alcune domande, voglio soffermarmi su tre in particolare perché la notizia che voglio oggi commentare non è solo una bomba, è proprio uno schifo.

1. Chi è che comanda i Los Zetas? 2. Quali politici conosce questo Aguilar? 3. Quanti corrompibili e corrotti lavorano al Governo?

Perché riprendo queste domande? Perché sono certo di aver trovato la risposta a questi quesiti. È infatti di pochi giorni fa la notizia che l’operazione Fast and Furious organizzata nei minimi dettagli dagli USA è fallita. Con lei è andato in fumo anche il sogno di ottenere informazioni precise sui capi del narcotraffico messicano. Fast and Furious aveva il compito di portare l’intelligence americana direttamente ai boss malavitosi tramite la vendita ai cartelli della droga di armi, la tracciabilità di queste avrebbe dovuto portare il risultato sperato. Non è stato così a causa di incomprensioni tra ATF (responsabile dell’operazione), DEA e FBI; mi spiego meglio: tutto è andato in fumo perché le agenzie che si occupano di sicurezza del paese non si sono accordate o capite. Nelle dichiarazioni avvenute dopo l’ammissione di fallimento è uscito che l’FBI era a conoscenza del percorso delle armi ma non ne aveva informato l’ATF, alcuni dipendenti ATF erano a conoscenza dell’operazione e dei suoi sviluppi anche se tutto doveva essere top secret.
Morale della favola? Nessuno è riuscito a conoscere chi sono i burattinai dietro ai narcos e ora il Messico è pieno di armi in mano ai più pericolosi e sanguinari narcotrafficanti del mondo; sembra addirittura che alcune di quelle armi siano già state usate per scontri a fuoco con la polizia sul confine Messico-USA.
È chiaro oggi che il narcotraffico è utile agli Stati Uniti, serve per far girare denaro e “risorse umane” che per vie legali sarebbero bloccati. Non mi stupisco della violenza, mi stupisco che tutto il mondo accetti di giocare a questo gioco al massacro.
octavio

Nessun commento:

Posta un commento