martedì 19 luglio 2011

Leggi ad personam honduregne

Premessa necessaria, ormai la faccio sempre ma repetita iuvant, è che non è auspicabile né augurabile la morte di nessun individuo, anche il peggior uomo che esista sulla faccia della Terra.
Che il Presidente del Honduras proclami che sta ricevendo svariate minacce di morte non è notizia che ci dovrebbe far gioire ma preoccupare, anche se è tutto da dimostrare che sia cosa vera.
Io mi ricordo bene che pochi mesi dopo la sua elezione Lobo parlava di possibile golpe nei suoi confronti anche se “rassicurava” la folle dicendo che conosceva già gli organizzatori del colpo di stato e avrebbe provveduto a difendersi (ammazandoli). Ha provveduto così bene che nessun golpe ha messo in crisi il suo governo.
Ora rischierebbe la morte, l’intercettazione così direbbe: “a este (Lobo) no hay que sacarlo (del poder) porque hay mucho problema, mejor lo vamos a mandar a matar”, ma ha già assicurato che conosce la provenienza di chi lo vuole morto e sa che le minacce arrivano proprio ora perché è passata la legge per la sicurezza del paese che va a riempire di nuove tasse la popolazione.
È dunque dato per certo che il o i mandatari e i sicari di Lobo hanno già le ore contate ma, per non pubblicamente dimostrare che lui gli avversari li aiuta è pronto anche un piano di sicurezza “ortodosso” per evitare l’attentato.
10 milioni di lempiras verranno dunque utilizzati per creare un muro di cinta intorno alla casa presidenziale e per garantire la scorta al Presidente e alla sua famiglia. La legge per la sicurezza è stata dunque fatta per prendere i soldi ai poveri per sfamare i più ricchi o, meglio, il più ricco: l’unico che ci guadagnerà e ci lucrerà sopra è sempre lui il mandatario Lobo, il folle che ha messo in ginocchio il suo paese, l’assassino che ha insanguinato l’Honduras.
Il resto del popolo cosa farà? Beh per quello c’è un sonoro chissenefrega. Chissenefrega se la gente muore di fame, chissenefrega se i bambini non avranno educazione, chissenefrega se i giovani entreranno nella criminalità organizzata, chissenefrega se l’Honduras non uscirà mai da un etichetta che è pesante come il piombo: Terzo Mondo.
octavio

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