martedì 3 gennaio 2012

Affogo


Questa è tortura. Non lo pensate anche voi? Devo anche precisare che nel video abbiamo una simulazione, non è la vera e propria messa in pratica del waterboarding, nella normalità il ma capitato è pure immobilizzato. Funziona così: si prende il soggetto interessato lo si lega ad una base che abbia la parte in cui si posizioneranno i piedi più alta rispetto a quella del volto; all’uomo viene poi coperto il volto con una pezza bagnata e si incomincia a rovesciargli acqua sul viso: gli si fa provare che cosa significa annegare.
Ora preciso subito, per evitare possibili fraintendimenti, che non sto parlando di una pratica di tortura medievale, è una pratica normale usate anche ai giorni nostri, anzi direi che è una delle pratiche più blande con la quale si inizia gli interrogatori in Iraq o Afghanistan da parte dell’esercito statunitense.
Il fatto è che se è vero che gli USA la usano con tranquillità in tutto il resto del mondo, dal 2009 (quindi non parlo di tanti anni fa) è stata impedita in patria da quel sant’uomo di Obama che, con il suo “Manuale per l’Esercito statunitense” ha bandito in maniera decisa questa pratica di tortura.
Sapete chi desidererebbe che questo non fosse mai successo? I Repubblicani, George W Bush insegna. c’è chi infatti, per ottenere l’appoggio di molti ha saputo, senza troppe remore, dire in pubblico che il waterboarding non è una pratica di tortura ma solo un mezzo per rendere più veritieri e utili gli interrogatori. Ma perchè un uomo dotato di raziocinio dovrebbe dire ciò? Per il semplice motivo che in ambito repubblicano si stanno per svolgere le primarie e, dunque, bisogna spararla più grossa che si può; d’altronde bisogna prima sbaragliare la concorrenza interna e poi confrontarsi con quel Nobel per la Pace che decide dove far innescare le guerre.
octavio

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