lunedì 23 gennaio 2012

Ho un volo in partenza, non posso attendere...

Partiamo da un fatto: nessuno ha mai mosso un dito per risolvere la situazione in Yemen. Da mesi, ormai un anno, la gente protesta, la gente muore, l’estremismo prende sempre più piede; da sempre la gente muore. Yemen è sinonimo di povertà, Yemen è sinonimo di dittatura, Yemen è sinonimo di incomprensioni. Lo ripeto, nessuno ha mai fatto nulla, nemmeno la Lega Araba, nemmeno gli Stati Uniti, tutti si sono esposti con dichiarazioni blande tentando di risolvere la crisi interna con le chiacchiere più che con i fatti.
Risultato = il Presidente Saleh se n’è andato, con gioia e tranquillità è partito con il suo personale aereo superlusso per le ridenti aree omanite, lì rimmarrà qualche giorno per poi recarsi negli USA. E dove mai potrebbe recarsi un assassino? Ora, è vero che lui andrà la per ricevere cure mediche, è vero che gli USA hanno confermato questa sua dichiarazione, è vero che Saleh ha precisato che rientrerà in Yemen prima delle prossime elezioni così da poter essere nuovamente a capo del suo partito ed è sempre vero che gli USA hanno precisato che il presidente yemenita starà da loro per breve tempo, ma voi ci credete davvero?
Io non metto in dubbio la malattia e non discuto sulle cure mediche, se uno ne ha bisogno ne ha bisogno, ma mi volete fare credere che le fanno solo nei potenti Stati Uniti d’America?
Ma, soprattutto perchè Saleh andandosene avrebbe dovuto chiedere scusa per i suoi errori e avrebbe dovuto dichiarare che sì è ora di cedere il potere? Io direi che c’è troppa puzza di bruciato.
octavio

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