lunedì 20 febbraio 2012

Rinchiusi, al buio

Sicuramente vi sarà capitato, a me moltissime volte, di pensare con preoccupazione a tutto ciò che potrebbe andare storto se non ci fosse l’energia elettrica. A me è capitato di pensarci sopratutto quando mi ci sono trovato senza; blackout per maltempo, per lavori di manutenzione o via dicendo.
Senza elettricità si sta al buio, ma è anche vero che si può aiutare con le candele, si sta al freddo, è sempre vero che ci si può coprire, ma molto dipende dal freddo che fa. Senza elettricità si scongela il freezer e si scalda il frigorifero, non si può quindi mantenere il cibo, tutti gli elettrodomestici sono fuori usi e non vanno gli ascensori. Senza elettricità la TV non si accende, le porte automatiche non si aprono, gli apriporta non funzionano. Senza elettricità le tapparelle automatiche non si alzano, ma è anche vero che quelle in pochi ce le hanno, nessun esercizio può aprire per svolgere il suo lavoro. Senza elettricità i recinti per gli animali sono inutilizzabili e possono scappare, i sistemi di allarme sono fuori uso e tutto, e se dico tutto è tutto, è svaligiabile. Senza elettricità i selfservice dei benzinai non vanno e nemmeno le torrette per il calcolo dei litri, i telefoni non funzionano e i cellulari a lungo andare svaniscono. Senza elettricità le pompe per il prelevamento di acqua dai pozzi non funzionano e così nè i campi vengono irrigati, nè il bestiame può abbeverarsi.
Senza elettricità tutto finisce.
Ora pensate che questa situazione per noi sarebbe paradossale, sarebbe l’apocalisse. La si può immaginare e si può anche pensare che in realtà una situazione del genere realmente a noi difficilmente capiterà.
Questa vita da blackout totale si è iniziata a vivere a Gaza da qualche settimana, non siamo ancora al massimo delle disperazione, ma poco ci manca. Tenete anche presente che grazie a Israele, non solo l’elettricità manca, ma anche la benzina, le candele e le coperte.
michael

Nessun commento:

Posta un commento