domenica 19 settembre 2010

lavoro, solidarietà e il pericolo leghista


Mentre i giornali filogovernativi e telegiornali di una certa "fede" battono da mesi il tamburo di una casa a Montecarlo, mentre si parla solo della compravendita di deputati il Paese smette di lavorare. Le indiscrezioni sui nuovi licenziamenti da parte di Alitalia si aggiungano a situazioni sempre più gravi che si abbattono da nord a sud in tutta la penisola. La situazione delle grandi periferie abbandonate denunciano il fallimento di una politica dimentica dei propri cittadini. Per chi viene dall'Emila le "Vele" sono quei nuovissimi cavalcavia che solcano l'A1 al casello di Reggio Emila, per chi ha orizzonti più ampi sono le tristemente celibri costuzioni di Scampia con il loro altissimo tasso di disoccupazione. Lo ZEN di Palermo ospita situazioni altrettanto bisognose di riscossa e risposte da parte di una politica latitante. Incredibilmente varee aree del sud d'Italia sono state lasciate sole quando paesaggisticamente, storicamente, archeologicamente (e, permettetemelo, gastronomicamente) potrebbero gareggiare con qualsiasi zona del pianeta. Per continuare l'assurdo le difficoltà del sud, invece di muovere a solidarietà, hanno creato al nord una nuova ondata razzista sfociata in quel partito di sgrammaticati, pericolosi e rozzi: la Lega. Non scriverò mai abbastanza sulla pericolosità di questo partito in continua crescita che si basa sulle paure e il conservatorismo più retrogrado. L'evoluzione storica di questi sedicenti celti (popolo che tra l'altro vide la pianura Padana solo da lontano e che certamente preferì la Turchia! Per chi non lo spaesse sono gli antenti dei Galati) mette a nudo tutte le debolezze di un popolo, quello italiano, ormai manovrato dai media senza colpo ferire. I leghisti che tanto attaccano oggi gli extracomunitari, i Rom (a meno che non siano ricchi calciatori) e guardano male ogni povero del mondo nascono con l'idea di isolare la zona ricca del paese da quella povera! Se lo ricordino i tanti ragazzi di origini meridionali che oggi dicono "io voto Lega". Insisto su questo partito neofascista perchè la rapida espansione dei suoi mezzi economici e mediatici mette le radici sempre più in profondità. I simboli di Adro in una scuola "perfetta" vogliono solo dire: "siamo ricchi, forti, potenti! bimbo impara a votare per noi". Un paese senza lavoro, con l'età media sempre più alta ha bisogno soprattutto di solidarietà e fraternità non di violenza e richezza nelle mani di pochi.
IoLiOdioiNazistiDellIllinois   


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