venerdì 25 novembre 2011

Chi sarà il suo delfino?

Mugabe è sempre più malato. Mugabe non ce la fa più, dovrebbe ritirarsi a vita privata e combattere con tutte le sue forze il cancro che lo sta uccidendo e sta espandendosi sempre più. Essendo però un sanguinario, essendo però un dittatore, essendo però un mostro non ha nessuna intenzione di cedere il trono e, soprattutto, non trova in nessuno, nemmeno tra i suoi, l’auspicabile e degno successore.
Certo è che, volente o nolente, prima o poi dovrà mollare; i pretendenti si fanno già avanti da tempo. Da un lato la sua vice Joyce Mujuru, donna forte che ha saputo incassare tutti i soldi che il regime raccoglieva dal suo popolo e sa farsi rispettare dall’esercito, dall’altro il “Ministro della Difesa” (le virgolette per ovvie ragioni) Mnangagwa che, proprio per la sua carica, ha pieno controllo su forze militari e paramilitari. Due boia in piena regola; anche loro, però, non possono andare bene a Mugabe, lei perché il marito avrebbe fatto accordi con Tsvangirai, e per questo è stato carbonizzato vivo nella sua casa, lui perché troppo apertamente e internazionalmente avrebbe esplicitato la sua voglia di potere. Come in tutte le storie di “amore” oggi arriva l’altro, solo che questo altro fa paura. L’altro sarebbe un gruppo di ufficiali dell’esercito pronti a tutto per far cadere il territorio nella guerra civile necessaria affinché loro possano andare al potere. Non stiamo più parlando di fantascienza: è da pochi giorni arrivato in Zimbabwe un ingente carico di armi di produzione cinese, contente, tra l’altro, di numerose nuove divise. Quale utilizzo per queste nuove divise?
Io ci terrei solo a ricordare, dopo avervi presentato il disastro che sta per scoppiare nuovamente in Zimbabwe, che la popolazione là ancora muore, ancora viene torturata, ancora non ha diritto di parola. Davanti a questo dramma del popolo spero abbiate capito, da soli, perché tanto fermento per diventare presidenti. Per chi, invece, non ci fosse arrivato lo dirò io: da meno di un mese le miniere di diamanti sono tornati in piena produzione, perché? Perché gli Stati Uniti hanno dichiarato nuovamente esportabili i diamanti dello Zimbabwe, i diamanti insanguinati per eccellenza.
octavio

1 commento:

  1. Ogni giorno sono qui che leggo il Vs blog e oggi mi chiedo ma è preferibile rimanere ignoranti? O conoscere tutte le atrocità che avvengono nel mondo senza poter far nulla!
    Vincenza

    RispondiElimina