martedì 8 novembre 2011

Nuove idee, nuove trovate e continua lo sterminio

Domenica prossima, giorno di festa per il mondo cristiano e giorno di lavoro per il mondo ebraico. In quella data saranno ripresentate in Parlamento due proposte di legge che erano state accantonate ma che ora tornano alla ribalta per volere di Netanyahu.
Due leggi che limiteranno tutte le ONG in Israele e che dovevano essere varate lo scorso giugno, ma che, grazie all’intervento “provvidenziale” del Ministro Begin sono stati bloccati, solo ed esclusivamente per non destare scalpore prima che venisse presentata richiesta di riconoscimento all’ONU dalla parte palestinese. Cosa prevedono queste leggi?
Limitazioni sulla possibilità di ricevere finanziamenti da Nazioni Unite, Unione Europea e organizzazioni internazionali per un massimo di 20mila Shekel.
Motivazione: “Sotto copertura di lavoro umanitario molte associazioni influenza il dibattito politico, il carattere e le politiche dello Stato d’Israele”.
Capite bene che ancora una volta ci si sta muovendo politicamente per uccidere i palestinesi. Su quale base si può dire che le ONG lavoro per contrastare la politica israeliana? Su quale base si può dire che il lavoro umanitario è in realtà lavoro svolto per scardinare i piani (del tutto unilaterali e assurdi) della politica israeliana?
In più, è questo è ciò che a me più interessa, e che al mondo politico poco importa, la gente muore, di fame, di assenza di medicinali, di assenza di infrastrutture. Gli aiuti umanitari sono manna dal cielo, e uso un esempio ebraico apposta, bloccarli è di nuovo condannare a morte un popolo. perché nessuno fa nulla?
michael

1 commento:

  1. Dal 31 ottobre la Palestina è membro dell'UNESCO, ciò è da considerare una grande vittoria,da questo evento si capisce che tanti sono i paesi che tengono alla Palestina anche se ci sono stati tanti voti contrari e qualche astenuto. E' vero che la popolazione riversa in grave condizioni ma non penso che nessuno faccia nulla, è bene pensare che il bicchiere sia mezzo pieno altrimenti la sorte ci rema contro!
    Vincenza

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