venerdì 11 novembre 2011

Un'Italia senza Berlusconi

Per me e per quelli della mia generazione non è possibile un'Italia senza Berlusconi. Da quando avevamo tre anni il suo faccione ceronato era sempre sul Tg a sorridere, il suo accento milanese era sempre in radio a dire cavolate e a smentirle il giorno dopo, i suoi fidi cani erano sempre in qualche talk show a non far parlare gli altri. Io non ho mai passato un giorno della mia vita senza sentire almeno una volta una notizia o una discussione che lo riguardasse. Un po' come con Kate Middleton, ultimamente.
E ora annuncia che si dimetterà dopo il decreto di stabilità, anche se ci metterà due o tre anni per farlo (eh, sai com'è, è un perfezionista, lo vuole scrivere con calma). Cioè: cambia la storia. Ora potrò vedere com'è il mondo senza Berlusconi, per la primissima volta nella mia vita. Senza Berlusconi se ne andranno il menefreghismo, la chiusura al dialogo, il lecchinaggio, la compravendita della fede politica, la mafia statale, eccetera eccetera eccetera? Boh. Intanto mandiamolo a casa, poi si vede.
zecca

2 commenti:

  1. Premetto che non sono belusconiana,ma chi l'ha preceduto non ha saputo far di meglio,infatti in virtù di questo si è insinuato nella politica e non si è più staccato dalla poltrona, quindi non ci aspettiamo grandi cose poiché i politici sono fatti con lo stampo tutti uguali, purtroppo!
    Vincenza

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  2. auguri, ragazzi. Ma il futuro dipende da noi non da quelli che sono al palo per prendere il suo posto.

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