martedì 15 novembre 2011

Con la testa mozzata

"10 persone saranno assassinate per ogni nome di collaboratore di Los Zetas rivelato". ECATOMBE ANNUNCIATA.
Non che fino ad ora non sia successo nulla, i morti sono un numero indefinito e accadono quotidianamente, la guerra al narcotraffico non è servita a nulla se non a portare maggiore violenza in un paese già violento. I narcos hanno sempre avuto la meglio e in quei rari casi di cattura di qualche sospetto, o presunto tale, il Presidente ha utilizzato il sangue di milioni di innocenti per vantarsi e presentarsi come vero uomo di fiducia per il popolo.
"Ciao, sono Rascatripas e questo mi è accaduto perché non avevo capito che non avrei dovuto pubblicare cose sui social network"
Rascatripas è un blogger, il suo unico “sbaglio” è stato quello di parlare dei los Zetas, è stato quello di tentare di dare dei nomi, dei volti a questi assassini, è stato quello di voler smascherare le implicazioni che il gruppo ha con la politica e i politicanti. Ma che cosa è accaduto? Ucciso e decapitato, “firma” tipica dei Los Zetas.
Loro non guardano in faccia a nessuno, stessa sorte è stata inflitta a un mese fa a una donna, anche lei blogger, anche lei implicata nella “guerra”, questa sì importante perché fatta a parole, contro il narcotraffico.
Ora, los Zetas è sicuramente una struttura ben organizzata ma di certo non è inespugnabile, che cosa allora non funziona in Messico? Beh questo lo dico già da tempo: quanto c’è di politico nei los Zetas?, Quanti politici possono dire di essere puliti a riguardo?
octavio

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