venerdì 14 ottobre 2011

Nuovo razzismo, nuove deportazioni

Non siamo più di fronte a ingiustizia o soprusi, non siamo più di fronte a fantapolitica, ma, soprattutto, non siamo più di fronte a “semplice” violenza. Da oggi siamo di fronte alla stupidità e al razzismo più puro, quello che dovrebbe far gelare il sangue nelle vene e che, letto il mio post, sicuramente vi si gelerà.
Per arrivare al fatto devo però fare un po’ di cronistoria. Ritorniamo dunque al 2000 quando scoppia la Seconda Intifada, è da quell’anno che Israele incomincia a incoraggiare migliaia di immigrati ad entrare in Israele per “rubare” il lavoro ai palestinesi. Africa e Cina sono gli Stati che maggiormente rispondono all’appello e riempiono, colmano, il territorio israeliano. Ora, 2011, quegli immigrati, non ebrei ma ormai inseriti nella società e nella cultura israeliana, vivono nel terrore che i loro figli possano subire una condanna di espulsione con il rientro immediato e forzato nel paese di origine. Già questo è sconcertante ma non è finita qui; non saranno soggetti a questo provvedimento solo i bambini che abbiamo trascorso almeno cinque anni di vita in Israele, parlino perfettamente l’ebraico e stiano frequentando dalla prima elementare in su. Quindi sono soggetti a questa espulsione i bambini, e questi non piccoli, piccolissimi. E se questo vi ha già fatto schifare della politica sionista che si sta presentando in Israele, arriviamo ora alla “ciliegina sulla torta”. La dichiarazione di Netanyahu a riguardo, dopo che buona parte di Israele si è mobilitata perché la legge non passasse (fra i contrari ci sarebbe anche la moglie di Bibi), sarebbe basata su caratteri razzisti, dice pressappoco così: “Non vogliamo troppi immigrati clandestini, solo quelli che sono arrivati da tempo possono essere cresciuti da veri i israeliani”. Sionismo allo stato puro, che equivale a dire razzismo estremizzato.
Il mondo intero se ne frega di questa barbarie che è già iniziata in Israele, nessuno informa il mondo che esistono già delle forze militari circolanti per il territorio israeliano che hanno il solo compito di controllare la regolarità di soggiorno degli immigrati. È stata condannata ed è sempre da condannare la deportazione degli ebrei attuata dal Nazismo, chi condannerà però la deportazione di bambini attuata da Israele?
michael

1 commento:

  1. Forse mi sbaglio ma ho l'impressione che Israele si nasconda dietro il torto che ha subito per riversarlo a sua volta sulla popolazione araba, se così fosse una sola voce non basta!!!!
    Vincenza

    RispondiElimina