sabato 6 febbraio 2010

Yemen: pericolo in vista



Il direttore dell’agenzia di intelligence USA, Leon Panetta, ha informato il mondo intero che il governo yemenita potrebbe non essere un alleato solido con gli Stati Uniti. Infatti, anche se il presidente Saleh ha iniziato una forte campagna contro i terroristi il territorio così diviso tra nord e sud potrebbe non rispondere in maniera così forte alla volontà di controllo della sicurezza.
Non metto in dubbio che la situazione in Yemen sia incandescente e sicuramente ciò è dovuto soprattutto a causa della politica del presidente Saleh, colpevole di non essersi mai reso conto che i due storici stati, nord e sud, si sono ormai da tempo unificati e equamente dovevano essere governati. Incandescente anche per la crisi economica che ha messo in ginocchio il paese e ha duplicati i prezzi dei cereali, unico vero alimento della zona, incandescente infine per la povertà dilagante e l’aumento della popolazione che vive nella più totale miseria.
Tutto ciò è vero e innegabile, ciò che ha me fa pensare sulla dichiarazione di Panetta è che anni fa un politico, che porta il nome di Cheney, dichiarava in prima battuta che la guerra in Iraq era giustificata perché sarebbe stata la forza purificatrice dalle cellule terroristiche. Non vi sembrano dichiarazioni molto simili?
momò

Nessun commento:

Posta un commento