domenica 27 dicembre 2009

A proposito di terrore


C’era una volta un popolo, tra qualche anno forse non esisterà più. Oggi è il triste anniversario dell’arcinota azione Piombo Fuso, l’attacco a Gaza svolto dai militari Israeliani. Attacco voluto anche da colei che ora è accusata di crimini di guerra: la signora Livni. Attacco giustificato dalla stragrande maggioranza delle nazioni occidentali (in particolar modo USA) e non tacciato di attacco terroristico. Non si è voluto dare il vero nome a quello che accadeva. Se di terrorismo si deve parlare, allora parliamone con precisione e definiamo coloro che hanno voluto questo attacco con il loro giusto nome: terroristi.
Nel giro di pochi giorni la striscia di Gaza ha visto attacchi aerei, bombardamenti, attacchi via mare e via terra con l’utilizzo di nuove armi che hanno portato oggi a cosa? A un nulla di fatto!
Per i palestinesi rimane ancora qualcosa: l’embargo rimane, la difficoltà di uscire dai checkpoint, anche per cure mediche, rimane, le nuove armi utilizzate hanno portato danni irreversibili ai corpi mutilati (ho visto bambini di 5 o 6 anni senza braccia, gambe, completamente senza pelle a causa del fosforo), hanno portato danni irreversibile alle madri che partoriscono bambini deformi. Ha portato morti per fame, ha portato paura e lacrime negli occhi dei bambini costretti al buio continuo causa il blocco elettrico costante. Ha portato morte.
È difficile scrivere se si guardano le vere foto dell’accaduto: giovani mutilati, bambini ammazzati, genitori disperati, anziani torturati. E oggi è ancora così.
momò

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