lunedì 21 giugno 2010

Capacità critiche

I giornali ci dicono questo oggi:

1. Netanyahu: “Israele cercherà di mantenere fuori le armi da Gaza e il materiale che Hams usa per preparare e perpretare attacchi terroristi contro Israele e i suoi civili. Tutti gli altri prodotti saranno permessi a Gaza”.
2. Obama: “Il cambio di politica annunciata dal Governo d’Israele migliorerà la vita per la gente di Gaza e noi continueremo ad appoggiare questo sforzo”.
3. Radwan (funzionario di Hamas): “Hamas rifiuta questa decisione. Questo è solo un tentativo di mettere a tacere l’ira internazionale per il blocco della Striscia di Gaza”.

I giornali dunque ci presentano tre personaggi che passano il primo per un santo, il secondo per il vero difensore della pace (ha pure il premio Nobel), il terzo per un terrorista incallito che non sa più cosa dire. Questa è l’opinione che passa dai quotidiani e che viene mandata in giro per il mondo. In primo luogo a nessuno è venuto in mente di ricordare che questa apparente apertura dei confini di Gaza via terra avviene dopo la morte di 10 civili che cercavano di portare aiuti via mare (il quale mare rimane tuttora bloccato), in secondo luogo nessuno si è preso la briga di informare la gente riguardo la seconda parte della dichiarazione di Netanyahu, solo internet l’ha fatto. In questa seconda parte si legge che Israele si prende il diritto (come sempre se lo arroga da solo perché loro sono il popolo prescelto quindi a chi dovrebbero chiedere permesso?) di proibire tutti quei prodotti da costruzione di “doppio uso”, cioè quei prodotti che, con l’inventiva umana, possono comunque essere usati per creare armi. Io mi permetto di dire che anche l’involucro in plastica di una biro può diventare facilmente un’arma; fate voi i vostri calcoli e cercate di capire quanti camion passeranno da quella frontiera. Io credo ne passeranno 3 o 4 filmati dalla tv internazionale (ma con materiale inutile per il miglioramento della vita a Gaza) così al mondo si farà credere che Netanyahu è un santo e Obama ancora di più.
michael

Nessun commento:

Posta un commento