giovedì 24 giugno 2010

Guerra e Pace

One soldier shows me the list of new regulations the platoon was given. "Patrol only in areas that you are reasonably certain that you will not have to defend yourselves with lethal force," the laminated card reads. For a soldier who has traveled halfway around the world to fight, that's like telling a cop he should only patrol in areas where he knows he won't have to make arrests. "Does that make any fucking sense?" asks Pfc. Jared Pautsch. "We should just drop a fucking bomb on this place. You sit and ask yourself: What are we doing here?"

Rolling Stones 1108/1109 from July 8-22, 2010, on newsstands Friday, June 25.

Questo è solo uno stralcio, molto misero della lunga intervista al comandante capo delle truppe in Afghanistan Stanley Mc Chrystal. Piccolo e breve ma molto significativo soprattutto ora che sappiamo che è stato rimosso dal suo incarico dopo questa lunga intervista che ha molto fatto incazzare Obama e il suo gruppo di lavoro, se andate a leggerla noterete che Mc Chrystal non si dimentica di citare proprio nessuno. Dopo lo scandalo lui dice che è stato un errore che non doveva succedere, ma ormai la frittata è fatta e Obama non può tollerare che si aggiungano problemi alla miriade di problemi che già ha, quindi lo elimina che fa prima.
Lo toglie dall’incarico perché ha criticato il metodo di guerra che deciso il Nobel per la Pace (si lo so, guerra e pace vicino creano confusione ma ormai il mondo gira così). È proprio questo il problema, ha detto cose che non doveva dire perché il mondo deve continuare a credere che i soldati americani non fanno la guerra e quindi Obama si merita il Nobel per la Pace. L’esercito non è là a crepare sotto il fuoco nemico o amico ma è la per portare la pace con il mitragliatore in mano. Le sue dichiarazioni poi potrebbero anche far infuriare altre nazioni che potrebbero togliere il loro contingente militare (Obama, tranquillo! L’Italia sarà sempre con te quando si parla di colonialismo) e a Obama questo fa ancora più incazzare perché lui che è Nobel manda a morte tutti gli eserciti del mondo non solo i suoi, così a fine anno la conta dei morti americani è minore perché sono morti altri e lui può fare le sue statistiche dimostrando che si muore meno.
Questo è il problema, noi viviamo di statistiche, di numeri, no di persone.
octavio

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