giovedì 17 febbraio 2011

Dare a Cesare ciò che è di Cesare

Torno a scrivere a così breve lasso di tempo causa la nuova politica adottata da Israele in quest’ultimo periodo. I dialoghi di pace sono sepolti e senza più alcuna speranza, qualcuno ogni tanto torna a dire che se si facesse la tal cosa si potrebbe decidere la tal altra, ma in realtà nessuno ci pensa più, nessuno ne ha più interesse. Che ci fossero o non ci fossero a Israele poco cambiava la vita tanto lui ha sempre continuato a fare quello che gli pareva senza porsi troppi problemi, il fatto però che ormai la stampa ha catapultato i dialoghi nell’oblio più irraggiungibile ha permesso a Israele di mettere in moto un nuovo piano edilizio volto a rubare Gerusalemme Est ai palestinesi. Oltre alle opere edilizie di cui vi parlavo pochi giorni fa ora arriva la notizia, fonti ebraiche non smentite (quindi notizie vere), che il Ministero dell’Esercito israeliano ha predisposto il trasferimento del complesso militare di Glilot (nei pressi di Tel Aviv) a Gerusalemme Est zona Monte Scopus. La base militare occupa attualmente 3,2 ettari di terreno e probabilmente verrà ingrandita così da poter coprire un’area che va dal Monte Scopus fino alla Hebrew University, un’altra linea di confine insomma. Ora, tutti i sionisti, i filoisraeliani, gli antimusulmani e antipalestinesi, i filomipiaceucciderelagente e i filomachecazzomenefregadeglialtri nonché i filomogliebuoideipaesituoi potrebbero contestarmi il fatto che quest’area è israeliana e non palestinese e io allora preciso che quella zona sì è israeliana ma solo perché conquistata, o meglio dire annessa senza richiesta di permesso, dall’impero israeliano con la formazione dello stato d’Israele del ’48, è quindi nominalmente territorio d’Israele ma in realtà PALESTINA.
Ecco allora che il vero problema si schiude sotto gli occhi di tutti: ma qual è il vero e autentico territorio d’Israele? Israele presenta milioni di proposte su come dovrebbe essere il nuovo stato palestinese, chilometri di cartine che, se guardate in serie, dimostrano come ogni volta ne arrivi una nuova l’area per i palestinesi è sempre più piccola, così da nascondere la realtà dei fatti: tutto il territorio che loro occupano è Palestina e quindi è a loro che bisognerebbe creare un nuovo stato non ai palestinesi. Non perché preoccupati ma perché la coscienza che questo inganno prima o poi sarà smascherato i dirigenti sionisti preparano già le difese a un possibile ribaltamento della situazione e così costruiscono a destra e a manca, cercano di accaparrarsi più Gerusalemme possibile, ammazzano a più non posso così da assicurarsi ciò che di diritto gli andrebbe tolto.
michael

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