venerdì 4 febbraio 2011

Sulle sue spalle il corpo e il sangue dei cristiani

“El mal parece que triunfase en nuestro país, pero no es cierto, porque es más la gente buena que quienes, tentados por la serpiente, quieren seguir en el camino del mal, pero tenemos que vencer el mal, no devolviendo mal con mal, sino devolviendo bien por mal”
Questo è uno dei passi che maggiormente ha valore nella lunga omelia che Sua Eminenza il Cardinal Maradiaga ha tenuto ieri nella Chiesa della Vergine di Suyapa nel giorno della commemorazione. Sicuramente una omelia difficile dato che doveva cercare di dare fede e speranza a chi fede e speranza, non in Dio ma nel futuro, non ha più, difficile soprattutto perché giustificare un dittatore non è cosa facile e il tentativo di chiedere che non si risponda al male con il male, cioè il cristiano porgi l’altra guancia, non può avere grande riscontro in un popolo che da troppo tempo soffre. È vero che la violenza non la si combatte con altra violenza, io sono d’accordo con il cardinale (la c minuscola non è errore di battitura), ma alla base di questa verità sta la giustizia e in Honduras quest’ultima manca, e di questo il primo colpevole è proprio lui: Maradiaga.
Nel prosieguo dell’omelia l’uomo in rosso (sangue) ha auspicato in un nuovo battesimo dato da Maria proprio in quella celebrazione così che ogni individuo divenisse benedizione per l’altro uomo, e ha aggiunto TESTUALI PAROLE:

“Entre nosotros se acostumbra que nuestros padres nos ponen dos nombres y a unos hasta tres y hoy quiero que nos vayamos del santuario llevando un nuevo nombre que nos dio la Virgen María y por eso, señor presidente don Porfirio, la Virgen María le otorga el nombre de bendición, doña Rosa Bendición y cada uno de ustedes, ministros amigos, lleven este nuevo nombre: Bendición, para que sean bendición para todos y cada uno sintamos esa misión de ser una bendición para Honduras”.

Ecco la follia, il delirio di un uomo che essendo colpevole e sentendo sulla coscienza il peso di centinaia di morti deve difendere a oltranza un assassino per non sentirsi assassino lui per primo. Un pazzo! Il massimo rappresentante della Chiesa cattolica honduregna è pazzo. Definendo il presidente Lobo una benedizione dichiara che tutto ciò che lui ha fatto e sta facendo è stata una benedizione. Benedizione ha il significato di “dire bene” ecco allora che la politica di un dittatore è etichetta come BENE, e questo lo fa la Chiesa, quella che dovrebbe ricercare il vero bene. tutti coloro che hanno vissuto, vivono o sono semplicemente passati dall’Honduras sanno che nelle mani di Lobo c’è un progetto di sterminio organizzato contro tutti coloro che si oppongono al potere. Caro cardinale la benedizione dell’Honduras sta in un presidente (anche lui con la p minuscola) con le orecchie a sventola che manda gli squadroni della morte a uccidere manifestanti, professori, politici, difensori dei diritti umani, rappresentanti di associazioni, giornalisti e gente comune? Caro cardinale ma perché prima di parlare non pensa? Caro cardinale perché non va a confessarsi e lascia in pace la gente che soffre?
octavio

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