venerdì 25 febbraio 2011

Uganda: la formazione di un dittatore

Oggi parliamo di Uganda, della storia del suo presidente. Yoweri Museveni diventa per la prima volta presidente nel 1986, una carica ottenuta dopo molti sforzi e lavoro politico tra la gente, attua una politica positiva che porta a notevoli miglioramenti tanto che si abbassa anche la mortalità per AIDS, un passo da gigante se si considera che siamo in Africa. Museveni dovette però anche combattere gli oppositori esterni e soprattutto le forze paramilitari comandate da Kony che portarono morte e sangue nel paese, questa dura lotta armata finisce sulla carta nel 1996 quando si svolgono nuove elezioni. Museveni vince con il 75,5% dei voti, le opposizioni lo accusano di brogli ma gli osservatori internazionali negano l’accusa. Ottenuto nuovamente il potere il presidente inizia a montarsi la testa, la corruzione inizia a modificare l’identità che lo aveva portato a fare politica e così nel 2001 si ricandida e vince ancora con il 69%, questa volta i brogli sono evidenti ma la Corte Suprema non annulla le votazioni. Nel 2006 un fatto fondamentale: vicino al Lago Alberto si scoprono importanti giacimenti di petrolio. Museveni impazzisce e rapidamente modifica la costituzione così da ottenere la possibilità di ricandidarsi ancora e, al rientro in patria del suo, ormai famoso, oppositore lo fa arrestare e incarcerare con l’accusa di tradimento e stupro.
Oggi cinque anni sono passati e le elezioni si sono ripetute, Museveni ha vinto ancora con quasi il 69% di preferenze. Il suo oppositore storico, quello arrestato, forte delle rivolte che in Africa continuano a fare morti, oggi alza la voce e dice apertamente che il presidente ha gonfiato le liste elettorali mettendo nomi di deceduti o minorenni oltre ad aver pagato abbondantemente scrutinatori e organi elettorali. Con questa affermazioni invita tutti gli ugandesi a scendere in piazza per difendere la loro libertà e chiedere le dimissioni del loro presidente. Museveni ha fatto sapere che arresterà chiunque sia sorpreso a protestare.
Voi di questa notizia ne avete sentito parlare su qualche giornale o su qualche TG? Vi siete accorti del fatto che se non ci sono morti nessuno parla di ciò che avviene nel mondo? Vi siete accorti, e questo è ancora peggio, che se non ci sono morti la Comunità Internazionale non interviene? Nel mondo si potrebbero scongiurare moltissime catastrofi umanitarie, se solo lo si volesse fare.
octavio

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