lunedì 26 luglio 2010

Everybody lose controll

Io spero che non inizia la uova moda del golpe ma da ciò che si vede nel mondo non può esserci altro che quello. Prima in Honduras dove ci fanno credere che è tornata la calma (e dove Lobo adesso fa il buon agnellino davanti ai giornalisti dicendo che ha paura di un nuovo golpe e dietro le telecamere ammazza senza ritegno) e ora in Venezuela. Il golpe ancora non c’è stato ma Chavez (ricordiamolo colui che ha rimesso nelle mani del paese buona parte dell’economia petrolifera sfidando le multinazionali) ha paura che ne arrivi uno. Dopo l’elezione di Santos in Colombia e la sua dichiarazione allarmante sulla presenza di campi delle FARC in Venezuela i rapporti tra i due Stati sono definitivamente chiusi, una dichiarazione di Chavez è fondamentale per capire qual è la situazione ora: “È fuori di sè . È aizzato dagli Usa. È pieno di odio. È capace di installare un finto accampamento sul nostro territorio e di farlo attaccare. Siamo a rischio guerra". Questa affermazione è del tutto veritiera ricordano che l’odierno Primo Ministro nel 2008, allora era Ministro della Difesa, fece bombardare l’Ecuador per distruggere un campo delle FARC. Il rischio guerra c’è ed è molto alto così come il rischio golpe che potrebbe comunque cambiare le sorti del paese a favore di Santos.
Mi voglio soffermare anche sulla frase “è aizzato dagli USA”, ne ho parlato qualche giorno fa in riferimento all’Honduras, Washington è sempre presente in questo tipo di scaramucce, lui è sempre il burattinaio che dall’alto decide chi deve rimanere e chi deve cadere, chi deve godere e chi deve soffrire. Chavez ha sempre dato fastidio, ma soprattutto il petrolio fa gola a tutti. Il nostro mondo basa le sue guerre sempre sul mercato e le camuffa da guere contro il terrore, ormai chi si stupisce più?
octavio

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