lunedì 5 luglio 2010

Stop arms sales

Migliaia di persone e ONG avevano affrontato il problema un anno fa, dopo la fine del massacro di Gaza e dell’azione Piombo Fuso, fra le tante cito Amnesty Internetional. Tutti avevano criticato e sottolineato l’ingiustizia dell’invio di armi dagli USA per Israele che erano poi state usate per la strage, tutti nessuno escluso. Oggi viene fuori una notizia che spero sconvolgerà la quiete pubblica. Israele sta da tempo trattando con gli USA per bloccare la vendita di 150 aerei F-15 all’Arabia Saudita, trattando in tutti i modi cioè schierando in campo i più importanti Ministri del governo e ora pure Netanyahu. Il motivo della vendita è rinforzare l’esercito saudita dai possibili attacchi iraniani, cioè per dirla in parole povere: l’Iran fa paura e quindi è bene che tutti gli stati abbiano i mezzi per poterlo contrastare. Questa è la motivazione che anche gli USA danno per spiegare questa vendita di arsenali militari. Israele si incazza perché le armi vanno vendute solo a lui (si incazza soprattutto perché da studi tecnici si dimostra che gli aerei di produzione saudita sono poco efficienti soprattutto in confronto a quello israeliani) e quindi cerca di bloccare l’affare. Quale scusa accampa per bloccare la vendita: “questi aerei oggi servono per contrastare la minaccia Iran, ma domani potranno essere utilizzati contro di noi”.
E così tutti i discorsi si chiudono, si nascondono come sempre dietro la maschera dei poveri ebrei indifesi che vengono ghettizzati e esclusi da atti di razzismo (ATTENZIONE NESSUNA OFFESA PER COLORO CHE DAVVERO HANNO SOFFERTO CIO’, MA L’ISRAELE DI OGGI E’ UNA FORZA MILITARE ASSASSINA NON UNA FORZA GHETTIZZATA, vi rimando a un vecchio post di momò per vedere che cosa dicono, o meglio che cosa dice Danny Ayalon, di loro stessi) e ottengono sempre quello che vogliono.
Il commento finale è che la vendita di armi dovrebbe essere bloccata la violenza porta solo altra violenza. D’accordo dunque che è sbagliata la vendita di armi all’Arabia Saudita, ma non lo è certo perché Israele se no si arrabbia, o si offende perché qualcun altro ha un “giochino” più bello dei suoi.
michael

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