venerdì 27 maggio 2011

La Democrazia ha bisogno di Utopia

Oggi ero sul furgone della ditta a fare le mie consegne, ad un tratto mi trovo davanti una bellissima Maserati Quattro Porte e dietro un BMW di quelli "palestrati", per completare il quadretto in direzione opposta ecco dirigersi un SUV. In quel frangente ho ripensato agli articoloni sui giornali di qualche giorno fa "un italiano su quattro a rischio povertà". Ora, io mi ritengo molto fortunato perchè ho un lavoro e ho avuto la possibilità di studiare ma la sproporzione tra chi ha tantissimo, chi si barcamena e chi non ha nulla è il vero punto di questa infinita crisi economica. Nazioni alla fame, Stati che dichiarano fallimento sono compensati da magnati, emiri, petrolieri ecc che hanno più di quanto potranno mai spendere da qui all'eternità. Dalle mie parti si direbbe "al ghe un quel che non quedra brisa" c'è qualcosa che non torna; le bolle finanziarie, il reale valore della moneta che noi stampiamo e che a noi manca! Il valore della vita di un uomo, tutto è fondato nel proteggere una piccola (rispetto al tutto) oligarchia. L'Italia è un caso ancor più bello, una vecchia, bollita e immensa classe dirigente che vive agiatamente senza muovere un muscolo, una classe dirigente che vuole essere modello, che appare ovunque, che tanto "in qualche modo faranno" si stupisce pure che i giovani non abbiano più tanta voglia di mantenerla. Ecco dunque che questa classe dirigente con i grandi industriali, insomma, chi ha in mano il pallino ti dicono che il diritto del lavoro deve mettersi da parte perchè c'è la crisi, che la Costituzione è roba vecchia perchè c'è la crisi, che poter votare un candidato costa troppo perchè c'è la crisi. Questa crisi economica c'è e ci sarà ogni volta che ci si accorge che il denaro in realtà è carta e la carta non si mangia, è un ricatto che si può tirar fuori ogni volta che si desidera è la politica al servizio dell'economia di pochi. "Sei un utopista" mi ripetono sempre ma di recente ho sentito dire che "la democrazia ha bisogno di utopia", non discorsi campati per aria ma prospettiva nuova per riuscire a vivere tutti in questo lembo di terra senza doverci ammazzare a vicenda per un pezzo di carta che non si mangia. E allora "cosa proponi di concreto?" Cominciamo con smettere di produrre, vendere e usare armi, cominciamo a fissare lo stipendio dei politici a quote umane e smettiamola di dargli titoli quando non sono in carica, creiamo posti di lavoro sulle opportunità che il Paese ha nella sua natura: cultura, terriotorio, enogastronomia, investiamo sulla formazione e non sui calciatori. Se anche questo è utopia allora "siamo qui a smacchiare i giaguari".
IoLiOdioINazistiDellIllinois 

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