sabato 14 maggio 2011

Viaggio in Italia (conclusione)

Seduto ipoteticamente al confine sud d’Europa termina il nostro viaggio in Italia. Qui in Sicilia e nelle isole protagoniste in questi giorni di tanti arrivi si conclude il nostro viaggio. Terminare qui vuol dire aprire l’orizzonte al grido che viene fatto all’Italia e al Nord del mondo da i troppi affamati esclusi dal banchetto di chi, dopo tante guerre, ha smesso di spararsi tra connazionali, con-continentali volgendo lo sfruttamento, più o meno celato, al Sud del mondo. Termina qui questo nostro viaggio perché la ricerca del buono, di un positivo nella nostra Italia per cui vale la pena lottare, ha senso solo se è volto all’attenzione al resto del mondo, se ha per scopo l’aiuto reciproco non la chiusura leghista che oggi vuol dire solo ancora una volta “me ne frego”. L’operazione che è riuscita a Berlusconi e a tutti i compiacenti del suo sistema è semplicemente quella di far disinteressare le persone agli altri, alla cosa pubblica, ha fermato l’opinione generale e le masse davanti a un televisore. La vita stessa è divenuta una grande trasmissione televisiva dove la cura dell’aspetto fisico, il denaro e lo stupro della parola “amore” sono divenuti l’unico modello. Con questo breve viaggio in Italia ho voluto raccontare che un paese diverso c’è e c’è sempre stato si tratta solo di dire no (anche se al prossimo referendum passerà attraverso il SI) al sistema che questa classe dirigente (che ha nell’asse Berlusconi-Bossi la sua massima rappresentanza ma che non scagiona certo troppi esponenti dell’opposizione) ha imposto a tutti noi. Coraggio dunque!


IoLiOdioINazistidellIllinois

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