lunedì 25 gennaio 2010

fu quando gli zingari arrivarono al mare


Questi sono i giorni della memoria, si è concentrati soprattutto nel ricordare lo sterminio del popolo ebraico ad opera del regime nazista di Hitler. Ricordo che al centro dell'ideologia nazista c'era il concetto di Razza: "dominante". Gli altri erano nemici, inferiori, chiusi in campi di concentramento (campi profughi\nomadi?). Il popolo ebraico subì il trattamento peggiore ma in questi giorni di memoria vorrei ricordare che non furono gli unici. Slavi e soprattutto il popolo Rom subirono trattamenti inumani. In questo contesto vorrei riportare alla mente che l'agenzia per il lavoro delle Nazioni Unite (ILO) in data 6 marzo 2009 ha condannato il governo italiano per il "clima di intolleranza esistente" fomentato da "leader politici italiani" rei di usare una “retorica aggressiva e discriminatoria nell'associare i rom alla criminalità, creando così un sentimento di ostilità e antagonismo nell'opinione pubblica”.

IoLiOdioINazistiDellIllinois


Enzo Jannacci- gli zingari

(parlato)Fu quando gli zingari arrivarono al mare che la gente li vide, che la gente li vide come si presentano loro, loro, loro gli zingari, come un gruppo cencioso, così disuguale e negli occhi, negli occhi impossibile, impossibile poterli guardare. (cantato)E allora gli zingari guardarono il mare e restettero muti perché subito intesero che lì non c'era niente, niente da dover capire, niente da stare a parlare, niente da stare a parlare c'era solo da stare, fermarsi e ascoltare. (parlato) Sì perché il vecchio, proprio lui, il mare, parlò a quella gente ridotta, sfinita, parlò ma non disse di stragi, di morti, di incendi, di guerra, d'amore, di bene e di male, non disse lui li ringraziò solo tutti di quel loro muto guardare. (cantato)E allora lui il vecchio, sì proprio lui, il mare parlò a quella gente bizzarra, svilita e diede al suo corpo un colore anormale di un rosso tremendo, qualcuno a star male, qualcuno a star male questo (parlato) fu quando gli zingari arrivarono al mare.

Nessun commento:

Posta un commento