domenica 10 gennaio 2010

Dichiarazioni shock


È avvenuta una cosa molto importante ieri, per la prima volta Israele ha riconosciuto che a causa del muro molti eremiti (non palestinesi) hanno perso il loro diritto di cittadinanza. Ed è preoccupante se si dice che in totale circa 125 mila eremiti (di varia religione) hanno perso il diritto di cittadinanza e sono stati colpiti da espulsione. Si sapeva che il tempo avrebbe mostrato la verità, si sapeva già da tempo che il muro era un’imbecillità, ma finchè si parlava di terroristi tutti tacevano ma adesso? Come si giustifica l’espulsione di eremiti solo perché abitavano in zone colpite dal muro?
Per onere del vero va anche sottolineato che la dichiarazione di Israele non è comunque da considerarsi positiva. Lo stato sì conferma questa espulsione di eremiti, ma soddisfatto: tutti gli eremiti espulsi lasciano una casa vuota che può essere colonizzata. E, se la casa è troppo brutta, può anche essere demolita per farne posto a una più bella. La demolizione infatti non cessa mai: ieri è stata decisa la demolizione di altre 100 unità abitative a Betlemme e il governo ha stanziato per il 2010 una somma fino a decine di milioni di shekel. Per dare un’idea 10 milioni di shekel sono pari a quasi 1 milione e 900 mila euro. Non sto scherzando, queste sono le cifre stabilite secondo il cambio attuale, o sarebbe meglio dire odierno perché la distruzione di un popolo si fa non solo demolendo le case o bombardando, ma anche modificando quotidianamente il livello di cambio, così da mettere in ginocchio chi povero lo è già.
momò

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