venerdì 29 gennaio 2010

patrio suolo?


In un tempo non troppo lontano nelle scuole italiane si insegnava il canto “Il Piave mormorava”. Più precisamente mormorava “non passa lo straniero”. E’ un famosissimo canto rivolto alla prima guerra mondiale in cui il nemico erano gli austriaci. Ora, a poco meno di un secolo dalla Grande Guerra, gli austriaci sono giustamente guardati con simpatia, in un contesto di Europa unita che rende tutti più sereni. Anzi! Qualche simpatico leghista si rifà ad immagini tra il celtico e il teutonico (ma gli avete visti i leghisti? In base a quale tratto fisico si spacciano per “nordici”?). Il punto sul quale volevo convergere è però un altro. Dopo essere stati nemici per secoli, già con le vicende napoleoniche, si è convenuto finalmente che da amici si vive meglio. Anche i russi erano “l’impero del male” e ora non più. Per arrivare al punto: sempre nella storia ci si è curati di avere un nemico fino a quando, fatti due calcoli, si è arrivati a capire che vivere insieme è meglio, sia umanamente che economicamente. I nuovi “nemici” non hanno rivendicato il possesso di Fiume, di Trento e Trieste e non chiedono di unirci sotto il patto di Varsavia… Avere un nemico sembra però un’abitudine troppo radicata quindi: cerchiamo di provocarli, di sfruttare le loro terre finchè non si ribellano se no ci si annoia.
IoLiOdioINazistiDellIllinois

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