martedì 19 gennaio 2010

Frane e smottamenti innaturali



Mentre le Nazioni Unite fanno sapere che Israele dovrà agire in maniera decisiva sul problema dei coloni e sulla loro atroce cattiveria, veri e propri atti terroristici contro civili solo per il controllo di una casa; mentre le Nazioni unite fanno sapere che circa 250.000 palestinesi sono oggetto di violenza di questi coloni sia la nord che al centro che al sud del paese (cioè ovunque); mentre sempre loro, le Nazioni Unite, facevano sapere che dal 6 al 12 gennaio Gaza vedeva una escalation di violenze gratuite, forse Israele ha pensato a un regalo per il nuovo anno o ha voluto commemorare Piombo Fuso a suo modo. Mentre accadeva tutto ciò una grave catastrofe naturale si abbatte su Gerusalemme. La tanto attesa pioggia è arrivata, ma, come dimostrato anche in Europa, è arrivata con troppa violenza. Silwan, uno dei quartieri di Gerusalemme est a maggioranza araba, proprio sotto le mura della mosche di al-Aqsa è franato, ancora non so se vi siano stati feriti o morti. La frana si è verificata proprio sulla strada principale del quartiere che ora si trova, in parte, bloccato. Ma perché ciò è accaduto? La frana è stata causata dal massiccio lavoro di scavi israeliani che ha reso tutta la zona ad alto rischio di crolli non avendo più basi solide. Inutile dire che tutti gli scavi sono stati effettuati per la distruzione di case o il blocco di strade.
momò

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