sabato 23 gennaio 2010

Viva la vida


Ieri a Gerusalemme est è stata una giornata di proteste, anche i villaggi vicini si sono mobilitati, tutti con un unico grido: bloccare la distruzione delle case palestinesi. Ovviamente, come tutti i fine settimana che si rispettino, le protese non sono solo da parte di palestinesi ma anche da parte di stranieri che vanno sul posto a sostenere la causa. Ieri, come tutti i fine settimana che si rispettano, la manifestazione è stata repressa con lacrimogeni, manganelli, proiettili e arresti.


Sempre ieri un portavoce delle Nazioni Unite ha confermato che Israele ha pagato un risarcimento di 10.5 milioni di dollari per i danni causati alle strutture ONU nella Striscia di Gaza, e chi risarcisce i bambini dei loro genitori morti? O i genitori dei loro figli morti? È triste sapere che l’ONU si accontenta solo del proprio risarcimento danni.


È poi credenza comune che tutti i palestinesi siano fottuti (scusate il termine ma solitamente si dice così) terroristi. Ecco a voi uno scoop: ieri (quante cose che succedono in un territorio così piccolo ma così in guerra) è stato bloccato dalle guardie della Mosche di al-Aqsa un estremista ebreo che, in giorno di venerdì, il giorno santo per i musulmani, voleva entrare nella moschea e fare una strage, aveva con se un coltello di grandi dimensioni.


Beh lui sicuramente non era un terrorista, anzi forse la stampa mondiale parlerà di un martire.


momò

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