lunedì 21 marzo 2011

ed arrivasti a varcar la frontiera il primo giorno di primavera

Di nuovo l'uomo si dimostra incapace di dialogo, ancora una volta il potere preferisce il rombo delle armi alla sinfonia delle parole. Indubbiamente il massacro che il dittatore libico operava verso i suoi oppositori andava fermato, ma prima di ogni intervento diplomatico, magari della Lega Araba, ci si è gettati sulle armi. Anche la storia del nostro paese racconta che senza l'appoggio alleato la Resistenza non avrebbe vinto i nazifascisti, ma da allora gli organismi internazionali si sono moltiplicati, le agenzie che dovrebbero garantire la pace, i viveri e il bene comune per tutti si sono costituiti, "a che tante facelle?" Le armi ancora una volta sono l'unica voce che alla fine porterà alla sconfitta del dittatore ma con il contorno di quali interessi occidentali? Perchè nessuno si indegna per i tanti altri genocidi che il mondo tace? Davanti a questo è importante chiedersi se ogni strada diplomatica era stata presa e non farsi ingannare da chi incita all'intervento armato come unica soluzione ne da chi, guerrafondaio fino a ieri, si scopre oggi non interventista solo per difendere l'elettorato da chi disperato si allontana dal teatro bellico.
E' giusto sottolineare anche l'ibarazzo a cui, ancora una volta, il nostro ridicolo Premier espone l'Italia. I suoi trascorsi personali con dittatori di ogni sorta sono la cartina di tornasole del modello che egli, nella sua ingegnosa follia, ha per tutti noi. 
IoLiOdioINazistiDellIllinois

Nessun commento:

Posta un commento