martedì 1 marzo 2011

Il disordine africano, la tranquillità mondiale

È da tempo che ce ne occupiamo, non è una novità per noi ma bisognerà ripeterlo per chiarirlo in modo chiaro a tutti: L’AFRICA È IN FIAMME. Tutta l’Africa è in fiamme, non c’è un angolo che sia sano e si sa, quando il frutto è marcio la parte in questione è da eliminare. Questo è ciò che avviene nel continente più povero del mondo, dove si tenta di eliminare ciò che è marcio ma non si riesce a porre fine ai dittatori che stanno al potere. Tutti stanno a scrutare (curiosi più che preoccupati) il nord del continente e molti si sono dimenticati di vedere il resto; di ricordarsi dello Zimbabwe, di ricordarsi del Sudan e del Darfur, di ricordarsi del Niger o dell’Uganda. In particolare oggi voglio ricordarmi della Costa d’Avorio dove la situazione, ormai, non è più marcia è disperata e distrutta.40mila sono i rifugiati (e si calcola che arriveranno a 100mila in breve tempo) gli scontri fra l’esercito ancora fedele a Gbagbo e i sostenitori di Ouattara (il vero vincitore delle elezioni) sono ormai all’ordine del giorno, i morti sono un dato non pervenuto (e questo non è mai un buon segno, se non si parla di cifre significa che si sta parlando di stragi), l’unico commercio che portava denaro, il cacao, è stato bloccato per volontà del dittatore, le banche straniere sono state nazionalizzate. Questa non è una catastrofe? No, per due motivi:

1. Tutto ciò che ho elencato fino ad ora non è una catastrofe in quanto manca un ultimo dettaglio: la catastrofe inizierà tra poco, quando inizierà il periodo delle piogge. Da quel momento sarà difficile far entrare i medicinali nel paese (data l’impraticabilità di molte strade principali) e sarà per molti il dover sopravvivere all’agonia di non avere nemmeno un riparo dove rifugiarsi.
2. Per il mondo intero questa non è una catastrofe perché gli USA non hanno ancora aperto bocca a riguardo, non c’è stato nessun commento decisivo, e si sa che se loro non dicono nulla nessuno ha il coraggio di dire la sua. A seconda di ciò che gli Stati Uniti dicono gli altri stati poi si diranno a favore o contrari: loro non parlano, nessuno se ne frega della Costa d’Avorio.

Questa è la politica di assistenza alle persone che si è instaurata nel mondo: menefreghismo allo stato puro.
octavio

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