sabato 26 marzo 2011

Nuova guerra, e nessuno se ne interessa

Siamo troppo attenti a vedere cosa accade in Libia, a capire, se mai succederà, quale stato europeo per primo verrà colpito, a capire chi ha colpito cosa, di chi è la colpa iniziale e soprattutto quanto petrolio possiamo accaparrarci per portare attenzione al mondo palestinese. Qui la situazione non è mai stata così tragica, se consideriamo che un tentativo (inutile e fin(i)to d’accordo) di dialoghi di pace c’è stato. Dopo la strage di quella famiglia di coloni che è stata uccisa a coltellate, un massacro che non ha risparmiato nemmeno un bambino di 3 mesi, le rappresaglie sioniste contro i palestinesi in genere. Sono stati attaccati tutti i palestinesi senza concentrarsi sulla cattura dell’assassino, l’ANP, almeno, ha arrestato due jihadisti, ha dato un segnale positivo.
Piccola digressione: avete notato che qualsiasi musulmano che agisca in modo violento viene definito terrorista e invece Qaddafi, che sta ammazzando il suo popolo, nessuno lo definisce tale solo perché tutti hanno bisogno di lui per i soldi e il petrolio che ha? Vi rendete conto di che schifo di politici ci stanno governando o no?
Torniamo alla Palestina, dopo la strage Gaza ha avuto ripercussioni pesanti con incursioni militari continue e molti morti (anche donne e bambini) causate dagli spari dell’esercito. Questo metodo di agire, che pochi giorni fa definivo pulizia etnica, è ovvio che scaldi gli animi dei più violenti e così sono ricominciati i lanci di Qassam dalla Striscia, questa volta hanno anche fatto un morto; non solo, sono tornati gli attacchi terroristici a Gerusalemme, è esploso infatti un pacco bomba nella stazione centrale degli autobus, bilancio: un morto, diversi feriti alcuni in gravissime condizioni. La risposta israeliana è stata la contraerea che ha già distrutto edifici e ucciso decine di persone. Non la si può ancora chiamare guerra, mancano ancora tutti i dettagli per far sì che la si possa definire così, ma di base ci troviamo di fronte a una nuova guerra. Che cosa bisogna aspettare ancora per mettere fine a una strage (da una parte e dall’altra) che dura ormai più di sessant’anni? Dobbiamo tornare all’Etzel o a Settembre Nero perché qualcuno faccia qualcosa?
michael

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