venerdì 18 marzo 2011

Seré fuerte como un roble

Il post inizia con un ringraziamento, finalmente ora abbiamo capito come funziona la politica in Honduras e per questo dobbiamo solo ringraziare il Dittatore Lobo: se prima la dittatura era capitanata da un Gorilla ora, grazie a questa dichiarazione, scopriamo che adesso il paese è in mano a un Bue; la Fattoria degli animali insomma. Il Bue afferma ciò per spiegare la sua posizione nei confronti del problema che davvero sta mettendo in ginocchio l’Honduras e cioè lo sciopero dei maestri. Non voglio essere oltremodo ripetitivo quindi dirò solo che si sciopera per la fame, è da un anno infatti che molti (non tutti, e il governo gioca proprio su quelli ai quali non è capitato) insegnanti non percepiscono stipendio.
“No tiene sentido estar dialogando si no están en clase, porque los niños no tienen por qué estar sin educación. No hay una razón válida para castigar a los pequeños. Yo les he dicho a los maestros que se puede dialogar sin suspender las clases”. Sono d’accordo, non ci dovrebbero rimettere i bambini, ma con che coraggio Lobo può chiedere di tornare al lavoro se quel lavoro non dà da vivere? E il fatto è che non dà da vivere perché il governo, e quindi lui, non sana il debito con Instituto Nacional de Previsión del Magisterio.
“Ayer los maestros le fracturaron un dedo a una mujer, es una barbaridad”, ecco la miglior dimostrazione di demagogia. I maestri, coloro che educano i bambini, se nelle proteste rompono un dito a una signora (e poi bisogna vedere in che modo questo incidenti è avvenuto) sono dei barbari, dei mostri da condannare; se invece l’assassino è il Premier (e lui sulla coscienza ha più di un dito rotto, ha centinaia di morti, e centinaia di desaparecidos) allora nessuno può dire nulla: 1. se no anche lui muore 2. tutti sanno della sua colpevolezza ma nessuno interviene 3. tutti cercano di nascondere le evidenti prove di colpevolezza.
“La crisis magisterial se va a resolver, ya que Honduras no puede jugársela a que los niños y jóvenes no se eduquen como deben, porque es su derecho”, un senso di inquietudine nasce guardando a questa dichiarazione, un senso di disperazione. Conoscendo le atrocità compiute dal Bue non oso immaginare cosa sarà in grado di organizzare per mettere a tacere i professori, lui, il più ignorante di tutti.
octavio

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