domenica 25 aprile 2010

Quelli che son partiti, non son tornati


Il 25 aprile in Italia è festa. Si celebra la vittoria degli Alleati e dei movimenti partigiani contro i tedeschi che occupavano la penisola dopo l'8 settembre 1943. Tutte le volte che studio questo periodo salta sempre all'occhio da una parte l'idiozia di Badoglio nel consegnare i soldati italiani a quelli tedeschi e la sua incapacità su tutti i fronti, dall'altra il ricrearsi dei partiti prefascisti, la nascita di nuovi movimenti e l'emersione dalla clandestinità del PCI, la Svolta di Salerno... Ci furono le stragi e le controstragi, uscire dalla dittatura e dalla guerra totale fu sanguinoso e doloroso. Ora il tempo sta cancellando pian piano quelle giornate, il revisionismo da una parte e l'ignoranza dei più dall'altra fanno il resto. Il ricordo di quel sangue versato a fiumi nel ventennio fascista e nella lunga guerra mondiale deve tener desti davanti ai proclami dei leghisti che dichiarano di aver sempre i fucili pronti, che lanciano slogan d'odio verso l'altro, che non hanno rispetto per la Storia. Un mio caro amico che vive in Emilia una volta mi disse: "che se ne vadano questi leghisti che vogliono coprire di sangue questa terra che è già abbastanza rossa anche senza di loro". Dunque il ricordo di quei giorni deve essere vivo per non ricadere di colpo al 1922 con i suoi lutti e orrori, le persone costrette in guerre mai volute ne capite... e al contempo deve ricordare al dittatore (chissà perchè in Italia abbiamo sempre dittatori nani, brutti e pelati) che ci sono stati e sempre ci saranno Comitati di Liberazione Nazionale.
IoLiOdioINazistiDellIllinois

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