martedì 6 aprile 2010

the responsive eye

“Un attentatore suicida si è fatto saltare in aria all’esterno della stazione di polizia nella cittadina di Karabulak”. Questa è la notizia poi i milioni di commenti si concentravano tutti su di un unico punto, senza dare troppa importanza al resto della vicenda, e cioè “è tornato il terrorismo islamico in Russia”. Devo come sempre affermare prima di qualsiasi giudizio, a scanso di equivoci, che ogni forma di violenza è da condannare, qualsiasi essa sia, a qualsiasi livello. Da essere umano, però, che guarda le immagini e i documentari che arrivano dalla Cecenia (anche io vi offro una foto che non è uno degli spettacoli migliori al mondo) non posso fare altro che capire l’ira e l’odio che i cittadini (soprattutto i più giovani) di quel territorio covano dentro e posso comprendere “l’esplosione” di rancore che diventa vera e propria esplosione fisica.
Tutti hanno parlato di questa notizia, in pochi hanno parlato del nuovo affare economico russo dichiarato ieri da Putin ovvero la vendita di armi al Venezuela per una somma pari a 5 miliardi di dollari (sono queste le notizie che ti dimostrano come la crisi economica la sentano tutti, proprio tutti). Nessun Dorma non è nuovo nell’informarvi sulle azioni varie (di acquisto e vendita) di armi in Russia, oggi allora io voglio mettervi una pulce nell’orecchio… io di natura un po’ “bastiancontrario” lo sono…
Chi vi assicura che sia stato proprio un kamikaze musulmano a farsi saltare in aria? Chi via assicura che tutto non sia stato montato ad hoc? E non mi venite a dire che questo è impossibile perché ne abbiamo visti tanti di attacchi o accuse false ad altri stati per giustificare guerre che si sono rivelate essere state fatte (e continuate) solo per interessi economici.

octavio

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