venerdì 21 gennaio 2011

Il terremoto nelle sedi governative

Ogni anno Transparecy International stila la sua classifica, fatto interessante perché è la classifica che presenta la corruzione negli Stati. Ci si basa su vari fattori e si stila questa classifica presentando un punteggio che va dallo 0 (corruzione altissima) al 10 (corruzione assente). È chiaro che l’elenco non può essere perfetto ma è un buon metro per capire in che paese si vive. Scopriamo così che agli ultimi posti stanno Somalia, Afghanistan, Myanmar, Sudan e Iraq, cioè agli ultimi posti stanno tutti quegli stati che non per causa loro hanno una guerra all’interno. Questo ci dimostra anche ciò che noi di Nessun Dorma diciamo da una vita: la guerra serva ai potenti, è utile per il contrabbando, lo smercio di armi e preziosi, la corruzione. L’Italia perde quattro posti (evviva stiamo peggiorando…) e si piazza al 63° posto, pari merito con l’Arabia Saudita nelle vicinanze di Tunisia (prima delle rivolte), Ghana, Cuba e Namibia. L’Italia si piazza a metà circa, si piazza vicino a Stati che tutti penserebbero essere più corrotti, si piazza quartultima rispetto alle potenze europee; diciamolo come va detto: una figura di merda.
Unitamente a questa classifica la rivista Nature ne propone un’altra, ancora più interessante. Questa ricerca, fatta da Nicolhas Ambraseys dell'Imperial College di Londra e da Roger Bilham dell'Università del Colorado, tenta di dimostrare come dal 1980 ad oggi tutti i morti causati dai terremoti sono accaduti per causa della corruzione interna dello Stato. Viene portato un esempio che è paradigmatico: nel 2010 due terremoti di stessa magnitudo (7,0) sono avvenuti in Nuova Zelanda e a Haiti, nel primo Stato (al primo posto nella classifica di Transparecy International) nessun morto, nel secondo (al 168° posto), lo sappiamo bene, 220000 morti.
Vengono così spiegate molte delle catastrofi naturali avvenuti negli ultimi tempi, prima fra tutte, per noi popolo italiano, la tremenda situazione dell’Abruzzo. Non ci voleva certo uno studio scientifico per capire che la corruzione fa male alla gente e al loro stato, non ci voleva un gran genio per capirlo. Il fatto però che esistano delle classifiche, esistano degli studi, ci aiuta ancora di più a capire quale sia il vero che la politica cerca sempre di insabbiare.
octavio

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