sabato 1 maggio 2010

Stop al razzismo


Adesso bisogna iniziare a mettersi fisicamente in moto e iniziare a contrastare il potere dominante che se ne frega di noi e pensa solo ai suoi interessi. Bisogna alzare la voce per urlare un poco ortodosso ma onesto “vaffanculo” a tutti coloro che vivono e fanno politica tramite la discriminazione. Oggi però non parlo della Lega (anche se la parola poco ortodossa vale anche per loro), oggi parlo degli USA e in particolare dello stato dell’Arizona, lo stato di John McCain, il leccaculo di Bush nonché l’assassino come lui. Il governatore Brewer ha fatto diventare legge il provvedimento sull’immigrazione che permette ora ai poliziotti di fermare, interrogare, arrestare persone SOSPETTATE di non avere i documenti in regola. Sospettate significa che basta che sei un po’ più scuro dei gusti del tal poliziotto che lui ti arresta, basta che hai un tatuaggio di troppo e lui ti arresta, basta che hai gli occhi a mandorla e lui ti arresta.
Il mondo americano istituzionale, molte star internazionali hanno già criticato la legge, Obama ha chiesto al Dipartiento di Giustizia di controllare le implicazioni per quanto concerne i diritti civili, bene o male tutti si sono mossi.
Quello che in pochi hanno detto è che non è il problema di eliminare la legge ma è il problema di eliminare questo inutile, schifoso, barbarico, umiliante razzismo. Il problema è che bisogna vedere con occhi diversi l’altro non solo come possibile prostituta sulla strada o spacciatore, siamo noi che li obblighiamo a quella vita, siamo noi che li vogliamo presenti per andare a pulire i cessi (e dicendo così non umilio loro ma umilio noi) perché le nostre mani delicate non sono adatte a quei lavori, ma quando c’è da picchiarli o bruciarli o sfruttarli le nostre mani vanno sempre bene.
Fa schifo ed è da maiali continuare a vivere sui loro sacrifici e dire che sono loro che ci rubano lavoro, donne, soldi, assistenza. Per tutti coloro che la pensano così ricordo il mio poco ortodosso ma onesto modo di pensare.
octavio

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