domenica 7 marzo 2010

Giochi per bambini, giochi pericolosi

Oggi inizio raccontando la storia di due ragazzi, nomi inventati per ovvi motivi. A Beit Hanoun, tra Hebron e Nablus, viveva un bimbo, Yahya il suo nome, di 10 anni, la sua non era di certo una vita semplice, ma come tutti i bimbi sapeva divertirsi con quello che trovava o quel poco che aveva. Mentre stava tornando a casa, circa due giorni fa, casualmente, ripeto casualmente, un Hummer dell’esercito israeliano, che andava a velocità spropositate (io ho sempre avuto paura della guida spericolata dei soldati israeliani, la strada è sempre e solo per loro), si è schiantato contro la macchina della sua famiglia. Yahya ora è solo ha perso la mamma il papà e i suoi quattro fratelli.
Mahmud invece viveva a Nabi Saleh, 14 anni, è stato ricoverato due giorni fa all’ospedale di Ramallah, mentre camminava per le strade della sua città con i suoi amici, i soldati israeliani hanno pensato bene di disperdere le folle e, per farlo, hanno aperto il fuoco sulla popolazione con proiettili di gomma. Uno di questi ha colpito in testa Mahmud e gli ha rotto il cranio, ora è in condizioni gravissime e in coma.
Questi proiettili di gomma sono l’arma preferita dell’esercito, vengono presentati come innocui e come utile mezzo per sedare le proteste, ma vengono poi usati come arma mortale, cinque cittadini sono stati feriti a Beit Hanoun con questi proiettili, quattro morti a nord di Hebron, feriti alcuni agricoltori a nord della Strisci di Gaza.
Oggi non faccio commenti, oggi voglio solo che la gente conosca la realtà palestinese.
momò

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